DOMANDA
Buongiorno Dott.re,
mio figlio a settembre 2015 dopo assunzione di una noce ha avuto una reazione allergica caratterizzata da angioedema ed orticaria, dopo prima valutazione allergologica ( Prick test e RAST )tassativamente proibita l’assunzione di frutta a guscio( anche tracce) e prescritta siringa di adrenalina.
A maggio , pur non avendo assunto alimenti proibiti nuova reazione allergica circa 40 minuti dopo aver pranzato, cio’ per cui effettuata ISAAC : POSITIVO LTP ( AraH9 0,9; CorA8 2.0; JurR3 2.0 ; PruP3 2.9; PlaAr 2.3) e PROFILINA ( BetV2 0.7 ; HevB8 1,5 ; MerA1 0.8) ; RAST alimenti Noce LTP 3.53.
Ora il problema e ‘ che pochi minuti dopo aver mamgiato la quasi totalita’ della frutta( mela pera melone ciliega anguria albicocca ecc) lamenta sensazione di ” orecchie tappate” , tale fastidio insorge e sparisce in un paio di minuti…..che fare? continuare a fargliene mangiare se non insorgono altri fastidi? E soprattutto adottate una qualche terapia per questo tipo di sensibilizzazione?
Grazie per il tempo che vorra’ dedicarci
RISPOSTA
Gentile Lettore,E’ verosimile che già alla prima reazione alla noce ci fosse la sensibilizzazione alla LTP. Non essendo stata posta subito la diagnosi molecolare sono stati consigliati comportamenti non adeguati che hanno portato alla seconda reazione e, dopo diagnosi, ad una corretta osservazione dei sintomi.
Quelli che registra ora purtroppo sono i sintomi della sensibilizzazione alla LTP amplificati dalla sensibilizzazione anche alla profilina, molecole allergeniche molto diffusa nel mondo vegetale. Se un alimento causa sempre quei sintomi localizzati è necessario allontanare quello e tutti gli alimenti che si comportano alla stesso modo.
In questi casi bisogna condurre una osservazione strutturata del rapporto sintomi/alimenti e capire quale sia il miglior approccio terapeutico, senza peggiorare ulteriormente la qualità della vita.
Purtroppo non esistono vaccini come per le allergie respiratorie ma sono possibili altre terapie.
Cordiali saluti
Adriano Mari