Macchie scure sul viso.

    Pubblicato il: 31 Marzo 2010 Aggiornato il: 31 Marzo 2010

    DOMANDA

    Buongiorno, cerco di disturbarla riassumendo il più possibile la mia situazione.
    Ho quasi 37 anni, sono una ragazza carina, fisicamente proporzionata, ma un problema che mi blocca nel rapporto con gli altri: sul viso ho delle macchie scure.
    Sulla fronte, sulle guance appena sotto gli occhi, sul naso e sul labbro superiore (già come se fossi una donna baffuta!).
    Sono almeno 5 anni che sono comparse, potrebbero essere dovute ad una cura a base di betacarotene per stimolare l’abbronzatura, consigliata da una farmacista delinquente? Ho la carnagione chiara, occhi chiari e capelli castani. Per cui ste macchie sono proprio evidenti.
    Ho provato diverse creme schiarenti consigliate dal medico di base, applicate con costanza per mesi, ma ho notato solo un lieve miglioramento. Ho dei problemi all’ipofisi,che mi sballa il livello di prolattina, sarà mica collegato? Comunque,qualche consiglio? Laser o altre tecniche potrebbero davvero funzionare? La ringrazio molto e la saluto cordialmente.

    RISPOSTA

    La melanina, il nostro pigmento naturale che ci protegge dalle radiazioni solari, viene prodotta da particolari cellule specializzate della pelle, dette “melanociti” che in determinate condizioni possono “lavorare” in modo irregolare e discontinuo. Talvolta però la melanina, aumenta in maniera non uniforme ed irregolare, dando luogo a zone chiare e zone scure. Soprattutto nelle regioni cutanee ricche di bulbi piliferi si assiste frequentemente all’apparizione di iperpigmentazioni. Consideri che a causa di questa stratificazione cutanea dei melanociti i trattamenti aggressivi non sono sempre consigliati. E’ opportuno quindi distinguere le ipermelanocitosi epidermiche (aumento dei melanociti) dalle ipermelanosi dermiche (aumento della quantità di melanina). Alle prime appartengono, per esempio le lentiggini; alle seconde le efelidi, le chiazze caffè-latte, il melasma.

    Trattamenti Macchie:

    Un contributo importante al problema delle chiazze iperpigmentate è venuto dall’introduzione, nella pratica dermochirurgica, di metodologie innovative come i Laser, previa applicazione nei mesi precedenti all’applicazione laser di topici specifici per deframmentare il pigmento melaninico dell’epidermide e renderlo così più facilmente rimovibile sia da parte di cellule specializzate come i Macrofagi sia dall’azione del laser che sarà in proporzione meno cruenta e più efficace. Parlo di comuni creme depigmentanti, non a base di retinoidi o di ac. glicolico, sono controindicate immediatamente prima di una terapia laser.

    Sono impiegati a questo scopo quattro tipi di Laser: il Laser a colorante pulsato (510nm) e tre Laser Q-switched: quello a Rubino (694nm) quello ad Alessandrite (760nm) e il Nd-YAG (1064nm). Questi Laser sono in grado di raggiungere i granuli di melanina nell’epidermide, nel derma superficiale e nel derma medio.

    Prevenzione: Sospensione e sostituzione (laddove sia praticabile) delle terapie inducenti pigmentazione: esiste un lunghissimo elenco di farmaci responsabili che possono causare delle ipermelanosi iatrogene: tra i piu’ impiegati, Fenotiazine, Antimalarici, Idantoinici, Antimitotici (Bleomicina), Psoraleni, Minociclina, Chinolonici, Amiodarone, Clofazimina. Divieto di uso di profumi (soprattutto contenenti bergapteni), abolizione delle lunghe esposizioni al sole e alle lampade ultraviolette (UVA – 320/400 nm e UVB – 290/320nm), attenta e costante foto protezione.

    Cordialità dott. Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    Bruno Mandalari

    ESPERTO IN INVECCHIAMENTO CUTANEO Specialista in dermatologia Columbus Clinic Center. Responsabile del dipartimento nazionale di dermatologia rigenerativa dell’Isplad (International Italian Society of Plastic-Regenerative and Oncology Dermatology). Nato a Reggio Calabria, si è laureato all’Università di Messina, dove si è poi specializzato in dermatologia e venereologia.
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