macroadenoma ipofisiario

    DOMANDA

    Salve Dottore, sono una sua ex paziente, operatasi nel 2009 di macro adenoma ipofisiario. Un mio amico affetto dallo stesso disturbo è stato operato nel 2006 ma contrariamente a quanto hanno fatto con me (che sono stata seguita periodicamente attraverso risonanze magnetiche e controlli endocrinologici) a lui hanno detto di ripresentarsi a fare un controllo solo dopo 3 anni dall’intervento. Dopo essermi operata, dopo il primo anno dall’intervento, la massa tumorale mi era ricresciuta perciò mi hanno prescritto un trattamento ormonale a base di cabergolina per bloccare la crescita del tumore e non dovermi rioperare in futuro. Al mio amico invece non hanno prescritto niente ed ora il suo tumore è ricresciuto e misura 4 centimetri con il risultato di un forte calo della vista e ricorrenti mal di testa. Volevo chiederle come mai a lui non hanno prescritto nessuna cura ormonale per tenerlo sotto controllo e come mai, il suo neurochirurgo gli ha detto che dopo la seconda operazione, che dovrà eseguire di qui a breve, dovrà sottoporsi a radioterapia. Dato che il nostro percorso è stato simile e le cure sono così divergenti mi è sembrato doveroso chiedere un consulto a Lei.
    Nella speranza di ricevere una sua risposta a breve, cordiali saluti. Luna

    RISPOSTA

    ricevuto.
    gli adenomi ipofisari sono molto diversi ed hanno sopratutto una biologia molto differente. Alcuni possono essere suscettibili di terapia medica ,altri invece non hanno questa possibilità. Alcuni richiedono una rimozione chirurgica radicale altri invece mai. Alcuni necessitano di una Radioterapia altri no.
    Come vedi il panorama è molto variegato e va discusso caso per caso con il paziente.
    Resta comune il rischio di problemi visivi ed è per questo che la valutazione oculistica è importante.

    Lorenzo Genitori

    Lorenzo Genitori

    SPECIALISTA IN NEUROCHIRURGIA PEDIATRICA. Direttore dell’unità operativa complessa di neurochirurgia presso l’ospedale Meyer di Firenze. Nato nel 1957, si è laureato all’Università di Messina, dove si è specializzato in neurologia. In Francia si è specializzato in microchirurgia. Dirige l’unità operativa complessa di neurochirurgia presso il Policlinico Le Scotte di Siena ed è coordinatore regionale di […]
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