Maculopatia atrofica od e drusen maculari os

La degenerazione maculare correlata all’età è una forma degenerativa della retina, geneticamente determinata, che si verifica essenzialmente dopo i 65-70 anni, portando a perdita della visione dei dettagli ma mai a cecità completa. Nell’ 85%-90% dei casi si ha una evoluzione atrofica. Nella restante quota si ha in gnere una evoluzione essudativa. In genere si dice che non esiste terapia in quanto si tratta di una degenerazione, tuttavia è possibile intervenire su diverse componenti fisiopatologiche della malattia per modularne l’evoluzione, e in fin dei conti per contenere la compromissione visiva. Innanzitutto, si può influenzare l’emo-dinamica della retina, in modo da migliorarne la circolazione. Anche i processi ossidativi che si innescano nelle cellule, sia per dare energia e che a causa  dell’irradiazione che i fotorecettori subiscono, possono essere modulati. L’infiammazione, che consegue a tali deviazioni, possono essere controllate. Infine si può sincronizzare l’attività neuro-elettrica che una retina per quanto compromessa genera, migliorando la visione. A tal fine, oltre alla riabilitazione visiva, possiamo usare sostanze emo-reologiche, anti-ossidanti, anti-infiammatorie, terapie cellulari, neuro-modulazione. Nei casi di essudazione associata alle forme atrofiche si utilizzano farmaci anti-VEGF e steroidi. Dunque, sembra divenire più precisa la scelta delle giuste terapie da praticare nei giusti momenti per modulare la stabilizzazione delle perfomance della retina anche in presenza di una maculopatia atrofica.