DOMANDA
Gent. dott., sono madre di due ragazze di 25 e 21 anni molto diverse tra loro la maggiore equilibrata e serena con garbo deciso si e’ conquistata la sua autonomia personale quando si e’ innamorata ancora adolescente, non c’e’ stato nessun conflitto e nessuna sensazione di perdita si e’ impadronita di me, ma ora che la mia secondogenita ha trovato un fidanzato ho un un dolore sordo che mi incupisce,piango spesso, tratto la ragazza con astio non riesco ad accettare la sua scelta non perche’ il ragazzo sia una cattiva persona, ma perche’ non ha istruzione,svolge un lavoro manuale faticoso, e’ ateo,bruttino, tutte cose che sicuramente non vogliono dire nulla circa’ l’onesta’ di una persona ma che rappresentano una esperienza di vita che non condivido e non ho mai condiviso concretamente, per cui mi vergogno dei miei sentimenti ma nel contempo penso che mia figlia abbia fatto una scelta mediocre ,e non la lascio in pace,sono turbata dalle mie reazioni che fare per stare meglio ?
RISPOSTA
Una madre vuole sempre che i propri figli facciano scelte che li portino ad essere felici, ed effettivamente background e scolarità diverse possono creare, a lungo termine, delle difficoltà in una coppia. E’ anche vero che se un figlio opera una scelta questa va rispettata. Ai genitori spetta esprimere le proprie perplessità in maniera piana, ma poi accettare le decisioni. Nel suo caso mi chiedo se il suo malumore non derivi anche da quella che viene detta la sindrome del nido vuoto: la sua figlia più piccola lascia la casa e lei si ritroverà in una condizione divera, senza figli da accudire e ormai più che “adulta”.