Mal di schiena

    Pubblicato il: 15 Dicembre 2015 Aggiornato il: 15 Dicembre 2015

    DOMANDA

    Ho 75 anni e peso 90 kg.
    Da anni soffro di mal di schiena ma adesso è cronico e anche invalidante.
    Una radiografia ha rilevato raddrizzamento della curvatura lordotica del rachide lombare e riduzione dello spessore del disco tra l’ultima vertebra lombare e il sacro.
    Ho fatto in passato due cicli di massaggi ed esercizi con un sollievo di poche ore. Ho vari libri sull’argomento, incluso quelli della back school ma il mio caso non viene trattato a sufficienza (estensione invece di flessione?). L’esercizio che mi aiuta un poco è stare supino con un rullo in posizione lombare.
    Quello che chiedo è in quale libro o sito internet posso trovare una serie di esercizi che mi allevieno il dolore e mi rinforzino i muscoli specifici, magari precisando le pagine pertinenti.
    La guida pratica “Mal di schiena” di OK salute non mi è parsa specifica per il mio caso e non vorrei fare esercizi controproducenti.
    Ringrazio e auguro buona giornata.

    RISPOSTA

    La maggior parte dei dolori localizzati a livello del rachide lombare e cervicale è dovuta alla riduzione o rettificazione delle lordosi che sono le curve fisiologiche, benefiche, normalmente presenti a livello lombare e cervicale.
    La presenza di tali curve aumenta la resistenza della colonna alle sollecitazioni di compressione assiale. Esse sono pertanto benefiche per la colonna vertebrale, le conferiscono una maggiore capacità di ammortizzare le pressioni e le sollecitazioni.
    E’ normale avere un certo grado di lordosi e di cifosi, non è normale che aumentino (iperlordosi e ipercifosi), ma non è positivo neppure che si riducano.
    Quando sono presenti le giuste lordosi la pressione si distribuisce uniformemente sul pilastro anteriore (disco e corpo vertebrale) e sul pilastro posteriore (faccette articolari). In questo modo la colonna è più solida, capace di sopportare senza problemi, pressioni anche elevate.
    La rettificazione delle lordosi normalmente è conseguenza delle posture statiche scorrette prolungate. È quello che avviene a coloro che conducono una vita sedentaria e non svolgono una adeguata attività motoria di compenso: soggetti che mantengono la flessione del rachide non solo otto ore in ufficio ma altre ore nel tempo libero e, spesso, anche durante il riposo notturno.
    La mancanza delle lordosi rappresenta una condizione che rende il rachide lombare più delicato, instabile, meno resistente, meno capace di sopportare le pressioni quotidiane.
    Fatte queste premesse Lei può comprendere come non sia sufficiente preoccuparsi di ridurre il dolore con farmaci, massaggi o altre terapie passive. Ma occorre fare fondamentalmente due cose:
    1° evitare, il più possibile, le posture e i movimenti che costringono il rachide in flessione;
    2° eseguire con dolcezza e gradualità gli esercizi utili che mobilizzano il rachide in estensione.
    Finché il dolore è sopportabile è meglio evitare di assumere farmaci perché essi sono in grado di ridurre solo i sintomi dolorosi ma non la causa della lombalgia. Il dolore è una guida: aumenta nelle posture e nei movimenti che danneggiano la schiena e, al contrario, si riduce nelle posture e nei movimenti corretti.
    Per ridurre il suo dolore è importante che lei prenda coscienza della sua lordosi lombare e impari a mantenerla nelle posture e nei movimenti quotidiani e durante il riposo notturno.
    Riposo notturno: deve dormire in posizione supina (sul dorso); se non ha un materasso in lattice, formi un rotolo avvolgendo un asciugamano e lo ponga tra le vertebre lombari e il materasso.
    Lavoro: se lavora seduto utilizzi una sedia ergonomica dotata di supporto lombare e cerchi di lavorare mantenendo la lordosi lombare.
    Tempo libero: deve imparare a fare anche i più semplici movimenti quotidiani come lavarsi e vestirsi senza curvare la schiena.
    Sport: è bene che tutti i giorni faccia una lunga passeggiata a passo svelto. Riporti su di un diario quanti minuti cammina tutti i giorni in modo da verificare un graduale aumento della durata della passeggiata.
    Esercizi di ginnastica: deve eseguire tutti i giorni ogni 2 ore, finché il mal di schiena non passa, gli esercizi che mobilizzano e rilassano la colonna lombare in estensione.
    Per attuare questo programma sarebbe bene essere all’inizio guidato dal fisioterapista responsabile di una Back School (vedi sito www.backschool.it, sezione Back School in Italia).
    Le consiglio di acquistare il mio libro: Back School, un programma completo per prevenire e curare le algie vertebrali, edizioni RED. Lo può trovare o far arrivare in qualsiasi libreria nella sua città.
    Sul libro troverà descritto in modo dettagliato tutto quello che le ho proposto. In particolare, nel capitolo dedicato al dolore cronico, troverà un diario che lei deve utilizzare per verificare i miglioramenti. Tale diario deve essere personalizzato e, pertanto, deve essere preparato dal fisioterapista.
    È importante che segua il programma e compili il diario per almeno sei settimane, che sono normalmente il tempo necessario per ottenere risultati positivi.
    Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e la saluto cordialmente
    Benedetto Toso