DOMANDA
mio figlio ha 11 anni, nello scorso anno ha sofferto di 4 episodi, distanti tra laro, di emicrania. accusa forte dolore alla tempia destra accompagnato da vomito e un pallore iniziale che si trasforma poi in cianotico, il dolore è fortissimo e il bambino piange implorando aiuto.la durata di tali episodi e di circa 40 min.in quanto appena comincia gli do tachipirina(nn so se è quello a calmarlo o se si calmerebbe comunque)
ha fatto un controllo oculistico, un eeg, una rmn dei vasi celebrali ed esami per allergie alimentari.
tutto nella norma.
all’inizio della 5′ elementare(poco prima emic) ha avuto difficolta a leggere(la cosa l’ho attribuita ad un cattivissimo rapporto con la scuola e dopo aver frequentato un anno il sociologo sta affrontando egregiamente la scuola media).
sei mesi fa svenne dopo 5 minuti che si era leggermente ferito con una penna, appena lo distesi sul pavimento cominciò a tremare, in ospedale mi dissero che era una semplice crisi vagale.
e ancora nel ricomporre il puzzle il sociologo mi faceva notare che mio figlio aveva dei “tic nervosi” simili a brividi di freddo che io nn avevo mai considerato( anche quelli sono scomparsi però).
la pediatra mi riferisce che far una risonanza dei vasi nn era sufficiente, sarebbe stato meglio fare anche il cervello.
le mie domande:
è sempre stato ansioso,potrebbe dipendere da stress?
l’epilessia si può presentare con i sintomi prima descritti dell’emicrania di mio figlio?
quali esami potrebbero escluderla o confermarla?
RISPOSTA
Gentile lettrice,
é possibile che una parte dei disturbi di suo figlio possano dipendere da una condizione di ansia. Tuttavia, per escludere la diagnosi di epilessia sarebbe opportuno che lei ed il bambino foste interrogati da un esperto del settore (epilettologo) il quale potrà anche avvalersi, se lo riterrà opportuno, di metodiche diagnostiche ancillari, quali l’EEG in sonno o la RMN cerebrale.
Cordiali saluti.
prof. Umberto Aguglia.