DOMANDA
Salve, sono un medico di 35 anni. Da circa 1 anno soffrivo di sintomi di malnutrizione, inappetenza ,perdita di peso, ipersecrezione gastrica, reflusso, ecc.
Tutti gli specialisti che lavorano con me avevano escluso qualsiasi tipo di patologia e mi avevano addirittura indirizzato “nell’area psichiatrica” consigliandomi un lungo periodo di riposo dal lavoro , associato ad un blando antidepressivo.
Consapevole del mio stato mentale , fisico e culturale , ho cominciato a studiare la situazione da solo.
Dopo una attenta anamnesi e alcune prove , ho appurato che mi stavo intossicando con la vitamina d che assumevo inconsapevolmente in un cocktail di integratori per la palestra.
A questo punto ho interrotto gli integratori ed assunto cortisone per ristabilire la calcemia.
Adesso sto bene, i sintomi sono regrediti, ma credo mi sia rimasto un deficit di assorbimento verosibilmente legato ( a mio parere) ad una atrofia dei villi intestinali. Pur mangiando non riesco a mettere peso, come posso risolvere il problema? Attualmente assumo da quasi un mese un prebiotico, un probiotico e del glutatione.
Fiducioso di trovare un gastroenterologo preparato le porgo
Cordiali saluti
Mariano
RISPOSTA
Caro collega, credo che i sintomi pregressi potessero essere compatibili con un sovradosaggio di vitamina D e spero che lei abbia controllato anche la calcemia. Lasci stare probiotici ed accozzaglie varie: se ha sintomi malassorbitivi faccia il passaggio della diagnostica per celiachia partendo dai dati di laboratorio magari per giungere ad una gastroscopia anche in negatività dei suddetti.E mi raccomando faccia tesoro di quanto ha sperimentato sia relativamente all’inutile uso di integratori sia al comportamento dei colleghi che la hanno considerato un nevrotico: bisogna sempre cercare di dare risposte non affrettate ai propri pazienti con una buona anmnesi ed il ragionamento clinico. In conclusioine non trovo però una correlazione tra il passato sovradosaggio e l’attuale condizione.