DOMANDA
Buongiorno Dott.ssa,
Le avevo scritto tempo fa parlandole della malattia di mia madre e dei miei stati d’animo, ora vorrei aggiornarla sulla situazione. Mia mamma sta continuando le cure, ora è arrivata al momento più difficile ma forse anche l’ultimo infatti a breve si sottoporrà ad un autotrapianto di midollo osseo che, si spera, dovrebbe farla guarire e permetterle di star bene per un pò. Sono venuta a conoscenza di ciò solo la scorsa settimana quando mia mamma è stata ricoverata per qualche giorno per i trattamenti chemioterapici prima dell’operazione, questa notizia inizialmente mi ha scioccata, mi sono sentita come in un tunnel senza via d’uscita, come se non ci fosse più una fine a questo calvario e che il peggio non sia passato. Io sono molto spaventata da ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi con questa operazione e le possibili conseguenze ma spero che tutto vada per il meglio e che piano piano tutto si sistemi. A volte vengo sopraffatta dalla paura, dall’angoscia e dalla rabbia ma negli ultimi mesi ho imparato che si può convivere con il dolore, è inutile accanirsi contro di esso e cercare di mandarlo via perchè è impossibile però tuttavia ho scoperto che la vita e le nostre situazioni quotidiane continuano normalmente anche con questo dolore dentro. Volevo ringraziarla per i consigli e per le belle parole che mi ha dato nello scorso consulto, anche se all’inizio mi sembravano lontane, in questi mesi ho imparato a comprenderle e a farle mie; inoltre le volevo dire che sono riuscita a superare in modo brillante alcuni esami importanti all’università e questa cosa mi ha ridato un pò di serenità e di sicurezza. Aveva ragione quando mi ha detto che così si diventa grandi, infatti negli ultimi mesi credo di essere maturata molto e, anche se ciò sta avvenendo in modo un pò brutto, tuttavia sono felice del mio cambiamento e della mia crescita. A fine mese tornerò a casa e spero di poter stare vicino alla mia famiglia e di poter essere d’aiuto. A volte ho paura di non avere la forza di affrontare tutto ciò ma poi mi dico che devo farcela soprattutto per la mia famiglia e cerco di essere ottimista.
La ringrazio per il suo aiuto.
cordiali saluti
RISPOSTA
Carissima,
mi fa molto piacere risentirla ed essere aggiornata sulla situazione.
La sua lettera mi ha colpito per quella frase “ho capito che con il dolore ci si può convivere e non ci si può accanire a mandarlo per forza via”. Mi ha colpito non soltanto perché è proprio così, ma perche questa consapevolezza in lei indica una crescita ed una maturazione. La crescita passa necessariamente dal riconoscimento dei limiti e dallo sviluppo della capacità di trasformare i vincoli in risorse. In lei sta succedendo questo: il capire che si può convivere con il dolore comporta la possibilità di trovare vie per non soccombere al dolore stesso e, spesso, superarlo.
Mi sembra inoltre che ora sia più informata dai suoi su come stiano realmente le cose. E questa è un’altra metà raggiunta molto importante, in quanto stare nella nebbia del ‘non sapere’ non aiuta certo nel cammino.
Capisco come la notizia dell’autotrapianto di sua madre e la chemioterapia preparatoria le siano suonate terribili e che lei abbia il terrore di non uscire più da questo incubo. Come potrebbe essere diversamente? Però, se ci si riflette, questa è anche invece una via che offre probabilità di guarigione. E allora occorre sperare ed essere ottimisti: fasciarsi la testa prima non è d’aiuto a nessuno, tanto meno a sua madre. Occorre continuare a far coesistere dentro di lei emozioni e stati mentali di segno opposto, difficili da gestire. Ma sentirà che è tuttavia possibile. Faticoso ma possibile.
Insomma, mi sembra che stia passando ad un’altra fase di tutta questa vicenda e della sua vita: una fase in cui lei si avverte più consapevole, più cresciuta e con un ruolo diverso, perché deve anche essere vicina ai suoi e di aiuto per loro. Pur rimanendo figlia infatti, deve comunque per un periodo fare un po’ da mamma a sua madre, accudendola, standole a fianco e aiutandola. Si accorgerà che potrà fare anche questo. Certo, questa situazione non è facile, ma, se non si può evitare, occorre affrontarla al meglio possibile.
Le faccio tanti auguri per tutto.
Se ne ha voglia, continui ad aggiornarmi: mi farà piacere.
Un caro saluto
Rosanna Schiralli