mamma che lavora: il senso di colpa

    Pubblicato il: 13 Settembre 2010 Aggiornato il: 13 Settembre 2010

    DOMANDA

    Gent.ma Dott.essa BENINI,

    sono una mamma di 2 bambini, una di 6 anni e uno di 14 mesi. Ho ricominciato a lavorare c.a. 8 mesi fa, dopo 6 anni e i piccoli li affido a mia suocera.

    Lavoro solo 4 ore al giorno 5 giorni a settimana e faccio la ragioniera.

    Torno a casa stanca mentalmente e di conseguenza fisicamente, a volte nervosa e con poca voglia di giocare con i miei piccoli.

    L’ambiente lavorativo non è molto sereno ma è l’unico lavoro dsponibile.

    Non ho grosse esigenze di lavorare anche se mi fanno comodo, non lo nascondo!

    Il problema è che mi sento in colpa nei confronti dei miei piccoli, non sono più presente e loro sono diventati piccoli “pacchi”. Avrebbero fatto una vita più tranquilla con me…

    Cosa è giusto fare? Devo dedicarmi a loro o continuare a lavorare? Io adoro stare con loro ecco perchè mi sento egoista a lavorare per soldi!

    Mi aiuti…

    La ringrazio.

    Cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Buongiorno signora,

    vivere con il senso di colpa fa male e non giova né a lei né ai suoi bambini.

    Molte mamme soffrono per lo stesso motivo ed allora si devono compiere alcune riflessioni che possono aiutare a vivere meglio. Nella vita si fanno delle scelte e queste hanno delle inevitabili ripercussioni su se stessi e sull’ambiente che ci circonda. Innanzitutto, la scelta di svolgere un lavoro che la allontana per sole quattro ore al giorno è già una buona scelta perché è caratterizzata un tempo limitato passato fuori casa; ma lei si attribuisce comunque la colpa perché la stanchezza e il nervosismo non le consentono di giocare e di essere disponibile con i suoi bambini. Non ha mai pensato che è il senso di colpa che le toglie l’energia? E’ il suo sentirsi”cattiva” mamma che le fa male: questo suo conflitto interiore paralizza la sua capacità di attivare l’energia buona. Quando lei dissiperà la colpa e vedrà la sua scelta come un fatto normale (tutte le mamme, o quasi, lavorano oggi!) avrà raggiunto nuova consapevolezza, nuova energia e tutto ciò porterà ad un vero cambiamento nella sua vita e in quella dei suoi cari. Naturalmente una mamma ha bisogno di essere incoraggiata nelle sue scelte da coloro che vivono accanto a lei: marito, genitori, suoceri.

    Lavori su se stessa: potenziando la sua autostima riuscirà a vivere i distacchi senza colpa e senza paura. Legga i libri della Franco Angeli “Le fiabe per. affrontare i distacchi della vita; per sviluppare l’autostima; per vincere la paura”. Le fiabe fanno bene a grandi e piccini perché sono storie di vita che portano nuova consapevolezza e nuova speranza, facendo immedesimare chi legge nei personaggi e nel lieto fine.

    Cordiali saluti a lei e buona lettura!

    Buona vita!

    Elvezia Benini