DOMANDA
Gentile Dottore,
sono una ragazza di 27 anni.Da quasi 3 anni convivo con il mio compagno di 31 diventato tale dopo un lungo periodo di profonda amicizia. Il nostro vissuto sessuale non è mai stato pienamente soddisfacente in quanto fin dai primi approcci lui ha avuto disturbi di erezione e i rapporti sembravano finalizzati più a un suo desiderio di soddisfare me che a un suo reale desiderio nei miei confronti. Dopo mesi di discussioni sull’argomento, le sue promesse di risolvere il problema, e passata l’euforia della neo convivenza il problema è caduto nel dimenticatoio e, peggio, se accenno all’argomento la sua reazione è piuttosto violenta. Per lui il problema non sussiste. E’ un anno e mezzo ormai che non abbiamo rapporti di nessun tipo. Sono al limite della paranoia anche perchè per me parlarne serenamente con lui è impossibile.Che pensare? Come risolvere?
RISPOSTA
Ovviamente non saprei che risponderle per quanto riguarda le cause che portano a questo comportamento del suo partner: non lo conosco, mi posso basare solo su tre righe in cui lei mi descrive molto semplicemente la situazione, come potrei esprimere un parere in proposito? Ci sono moltissime potenziali cause che potrebbero spiegare tale comportamento. Ma, almeno sempre relativamente a quello che lei mi dice, non mi sembra che sia tanto importante comprendere le cause che lo spingono a comportarsi così (anche perché lui non sembra per nulla disposto a discuterle), ma piuttosto quanto lei intenda sopportare una situazione di questo genere. Questa è la decisione che lei deve prendere e l’analisi che lei deve fare. Non sempre possiamo sperare o aspettarci che gli altri cambino (perché raramente lo fanno spontaneamente), talvolta dobbiamo agire noi.
