mancanza di desiderio nel mio compagno.

    Pubblicato il: 1 Agosto 2013 Aggiornato il: 1 Agosto 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Dott A Jannini,

    Io e il mio ragazzo abbiamo 30 anni, ci conosciamo da molto, ma siamo solidamente insieme da tre anni, si tratta di un rapporto molto bello e solidale, affrontiamo insieme i problemi e abbiamo una buona comunicazione, inoltre i nostri caratteri si compensano molto.
    Nonostante tutto questo, il problema, per me molto importante e sempre piu’ serio, e’ essermi resa conto, ora che conviviamo da un anno, che lui non sente il bisogno di avere una vita sessuale costante e appagante, adducendo di non averne necessariamente bisogno, che puo’, insomma farne anche a meno.Sono consapevole di non essere io il problema, e credo che si manifesterebbe con qualsiasi altra donna.
    Sono tante le domande, le sensazioni di malessere che questa situazione mi provoca.
    Vorrei chiederle se tutto cio’ e’ giustificabile,da considerare normale, come avere un tipo di carattere piuttosto che un altro, ma non credo che non sia un aspetto importante nella vita di coppia e per me lo e’ comunque molto.E’un ragazzo che non ha bisogno di una vita sessuale viva, che esclude molto cose, come il sesso orale.
    Una curiosita’: probabilmente, non e’ facile fare una statistica, ma e’ possibile che questo problema sia maggiore in chi ha un bagaglio culturale medio basso? cioe’ non stimolando la fantasia, con letture, buoni film etc, la mente non si alimenta e perde molti stimoli.
    La ringrazio anticipatamente del parere che sapra’ darmi.
    Un cordiale saluto

    RISPOSTA

    Da quanto scrive emerge chiaramente tutto il malessere che la accompagna in questo momento della sua storia sentimentale. Mi sembra di capire che sarebbe suo desiderio che il rapporto con il suo partner, da lei definito “bello e solidale”, comprendesse anche momenti di intimità e passione.
    Aldilà delle arbitrarie attribuzioni di responsabilità che spesso i partner si riservano reciprocamente, è utile chiarire che spesso, dietro problematiche sessuali, si celano conflitti e/o incomprensioni di coppia. Il problema difatti non appartiene tanto all’una o all’altra persona, bensì risiede nella relazione, ed è su quella che le parti della coppia devono lavorare, al fine di raggiungere quel benessere e quella stabilità necessarie per proseguire insieme.
    In merito alla problematica da lei esposta, la pregherei di riflettere sul momento preciso in cui ha incominciato a percepire questo suo disagio, nel tentativo di ricercare e comprendere i possibili cambiamenti occorsi nella relazione con il suo partner.
    La biologia ci insegna infatti che, durante i primi anni di relazione si sperimentano sentimenti, pensieri e comportamenti caratterizzati da un’idealizzazione del partner, entro cui certi difetti vengono non considerati, in virtù di un sentimento forte e a tratti “accecante” come quello dell’innamoramento. Eventi come la convivenza rientrano invece in una fase della relazione successiva, come quella dell’amore, in cui spesso i sentimenti si traducono in comportamenti più votati alla cura generale del partner e alla costruzione di un progetto di vita comune, piuttosto che a una ricerca di vicinanza corporea e di rapporti sessuali
    In questa fase rimane comunque necessario costruirsi degli spazi di “intimità”, atti ad alimentare la passione. Una serata di relax, una cena intima o un bagno caldo possono rappresentare dei semplici espedienti per aumentare la vicinanza fisica e sentimentale fra lei ed il suo partner. In ogni caso, qualunque cosa lei scelga di fare, tenga sempre presente ciò che a lei e al suo partner crea piacere: lavorare su questi elementi spesso porta a risolvere facilmente le diatribe, restituendo ad entrambi una sessualità soddisfacente.