DOMANDA
salve dott.ssa ho 32 anni. ho riflettuto che finora nella mia vita ho sempre cercato l’appoggio di una persona a cui affidarmi per tutto. prima mia madre, poi il mio fidanzato.l’insicurezza delle mie scelte aveva sempre la peggio con la loro sicurezza a cui mi affidavo totalmente.ho sempre creduto di volere quello che volevano loro . era per me più sicuro. oggi mi ritrovo senza obbiettivi, un lavoro che svolgo passivamente, senza veri amici diretti, un rapporto familiare di indifferenza e talvolta odio. negli anni sono migliorata un pò ma mi ritrovo a pensare che ormai danni irreparabili sono stati fatti e non posso più rimediare. lei crede che dovrei vedere qualcuno? la presenza di un padre depresso, muto, passivo e di una madre più forte ha determinato questa situazione? grazie
RISPOSTA
cara lettrice
questo suo essersi “affidata” agli altri le ha dato benefici e costi. I benefici erano legati al fatto che non doveva sforzarsi, nè impegnarsi troppo mentalmente alla ricerca di soluzioni autonome, i costi sono correlati allo stato di passività e al mancato allenamento delle sue capacità. Questi costi si stanno protraendo fino a oggi ed è per questo che probabilmente mi scrive. Non c’è niente di irreparabile fino a quando respiriamo e soprattutto si può sempre rimediare. Forse la prima cosa che deve fare è andare subito via dalla casa dei suoi genitori, se no quella sensazione di odio che prova si può acuire. Cerchi di riflettere su ciò che desidera veramente e non dia la colpa a nessuno di ciò che le è accaduto. Si ponga degli obiettivi e sentirà il suo livello di energia aumentare. Se non riesce a fare da sola questo percorso, si, non esiti a chiedere aiuto… ha già tergiversato… è ora di muoversi…