Mancata deambulazione post intervento di AAA

    DOMANDA

    Egregio dottore,
    le scrivo per conto di mia madre una signora di 73anni con problematiche vascolari,che a Maggio di quest’anno ha subito un intervento a cielo aperto per una aneurisma all’aorta addominale.L’intervento ha avuto una durata di circa 6 ore,sembra che sia andato tutto bene e che la protesi che è stata impiantata funzioni infatti da ultimi controlli i valori risultano in regola,anche se rimane ancora in sospeso la presenza di una stenosi carotidea da risolvere quanto prima.
    Il motivo del contatto con lei è legato perchè da quando è stato eseguito l’intervento mamma fatica a restare in piedi,e se prova a muoversi fa solo dei piccoli passettini,abbiamo fatto una rsm e l’esito è il seguente:encefalopatia senile con ampliamento degli spazi liquorali per fenomeni diffusi di atrofia corticale.Multiple e focali aree di gliosi,in prima ipotesi su base vascolare ipossicocronica,confluenti,in sede fronto-parietale bilaterale prevalentemente addossate ai ventricoli laterali,all’altezza del corpo calloso,dei centri semiovali dx-sx delle regioni peritringolari e sporadiche e puntiformi,all’altezza delle capsule interne ed esterne e lobi temporali.
    Alcune focalità presentano evoluzioni micro-lacunare.Calcificazioni a livello dei nuclei della base.Sistema ventricolare in asse con dilatazione ex vacuo dei ventricoli laterali.Mi deve perdonare ma non conosco il significato di tutti questi termini cosi complessi,l’unica cosa che posso dirle è che mamma a livello cognitivo è abbastanza presente,ogni tanto dimentica qualche evento ma fondamentalmente parla,ragiona,riconosce regolarmente le persone ecc..;l’unica problematica è quanto già citato la mancata deambulazione.Volevo sapere se c’è qualche speranza e se c’è un modo per poterla aiutare a riprendere almeno un po a camminare anche magari con l’ausilio di un deambulatore e quindi poter mettere da parte la carrozzina sulla quale ormai sono mesi che 24 su 24 e sempre li seduta.
    La ringrazio anticipatamente per il consulto che mi fornirà,attendo sue nuove.
    Distinti saluti.

    RISPOSTA

    Lei mi pone una domanda circa un caso specifico cui ovviamente non posso rispondere. Penso che sia importante che la paziente venga visitata da un neurologo per accertare le sue condizioni di eventuale compromissione neurologica e, se il caos, avviare le indagini appropriate.

    cordiali slauti

    FDM

    Francesco Dimeco

    Francesco Dimeco

    SPECIALISTA IN TUMORI CEREBRALI E NEURONCOLOGIA CHIRURGICA. Direttore del dipartimento di neurochirurgia e della I divisione di neurochirurgia della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano nel 1988 e si è poi specializzato in neurochirurgia. Dal 1997 al 2000 ha lavorato presso il dipartimento di neurochirurgia […]
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