mania di persecuzione

    Pubblicato il: 1 Febbraio 2010 Aggiornato il: 1 Febbraio 2010

    DOMANDA

    Gent. Dott.
    una persona a me cara da qualche giorno, parla di un complotto organizzato alle sue spalle da persone che non vede da anni. I sui discorsi non hanno rispondenza con la realtà e i suoi ricordi in merito a questa faccenda sono poco chiari persino a lui, tanto che ritiene di essere stato drogato. Abbiamo provato a fargli capire che quello che sostiene non ha una logica, che ha un problema, ma lui risponde dicendo che non è pazzo. Il problema è che non sappiamo come fare a convincerlo poiché rifiuta categoricamente l’intervento di uno pschiatra e anche se dovessimo riuscire a portarlo in ospedale con l’inganno, non credo che varcherebbe la soglia d’entrata del reparto di pschiatria. Premetto che a parte queto argomento non presenta alcun tipo di problema, è capace di qualunque ragionamento o azione e il suo umore non è cambiato. Mi aiuti perché ogni giorno che passa leggo negli occhi dei genitori l’angoscia e la preoccupazione per il loro figlio.

    RISPOSTA

    Gent Signora
    dalla descrizione che fa, la persona di sua conoscenza è affetta da sintomi psicotici a contenuto persecutorio. La diagnosi precisa dovrà essere oggetto di un’accurata valutazione psichiatrica. L’altro elemento che emerge è che il soggetto non ha consapevolezza di malattia e che, pertanto, non ha alcun desiderio di farsi visitare e curare. Qualsiasi iniziativa dovrà passare attraverso una attenta valutazione sul paziente e sul racconto del suo comportamento raccolto dai parenti a Lui vicini. Se ogni tentativo di convincimento dovesse fallire la strada da percorrere è quella del coinvolgimento del Servizio di Psichiatria territorialmente competente:
    Armando Piccinni