Marker CEA in operato per carcinoma al colon

    Pubblicato il: 26 Giugno 2010 Aggiornato il: 26 Giugno 2010

    DOMANDA

    Buongiorno. Mio padre di 84 anni, è stato operato a febbraio 2008 per un carcinoma al colon, e nel maggio dello stesso anno, per metastasi epatiche. Ha brillantemente superato entrambi gli interventi, e sia obiettivamente che alle visite di controllo trimestrali, è risultato sempre in ottima forma (a parte un calo progressivo della memoria) sia fisica che mentale. Gli ultimi esami del sangue effettuati, hanno però riscontrato un livello di CEA a 8. Ora dovrà effettuare una ulteriore TAC di controllo, ma vorrei sapere quanto in realtà questo marker sia importante nella valutazione di eventuali recidive o metastasi. Grazie Betta

    RISPOSTA

    Gent.le Sig. ra Betta,
    un aumento del livello del bio-marcatore CEA nel sangue è un indicatore di possibile ripresa di malattia nel follow-up dei pazienti con carcinoma del colon-retto. Questo è importante in quanto una diagnosi precoce delle recidive locali o a distanza (metastasi) permette di poterle trattare con maggiore efficacia. Un valore di CEA in aumento durante il follow-up suggerisce l’opportunità di eseguire ulteriori approfondimenti diagnostici tra i quali la TAC. Qualora la TAC mostrasse una ripresa della malattia l’Oncologo Medico discuterà insieme al Chirurgo la strategia terapeutica più opportuna a seconda della sede e dell’entità della recidiva. Nel caso di suo padre quindi l’iter diagnostico è corretto. Aumenti del CEA di piccola entità, come nel caso di suo padre (CEA = 8) possono spesso rappresentare dei falsi positivi per cui la TAC potrebbe non evidenziare altre lesioni. In questo caso si tratterà di continuare con il regolre follow-up.