DOMANDA
Gentile professore,
mia mamma (50aa) nel 2010 è stata operata per carcinoma al colon ascendente. Al momento dell’intervento non erano presenti metastasi, ma ha comunque effettuato un ciclo di chemioterapia preventiva (folfox) per 6 mesi. Ora a distanza di 8 mesi dalla fine della terapia, tutti gli esami strumentali eseguiti (eco addome, tc addome, rx torace, colonscopia)sono risultati negativi, ma i valori del marker tumorale Ca 19.9 sono progressivamente aumentati fino a 128 UI/ml (il CEA risulta sempre nella norma). A breve effettuerà anche una PET total body. L’aumento del Ca 19.9 è necessariamente segno di ripresa della malattia?Una PET positiva potrebbe essere sufficiente per intraprendere un nuovo intervento/chemioterapia a fronte dell’assenza di lesioni morfologiche risultanti dagli altri esami? La ringrazio per la risposta.
RISPOSTA
Gentile Lettrice, non e’ corretto dare un’indicazione terapeutica senza una conoscenza diretta e approfondita del caso. Ogni tumore è diverso dall’altro, anche quelli che colpiscono uno stesso organo. Non esiste un solo cancro del seno, del colon, del pancreas, come non esistono “la” leucemia o “il” mieloma. Per ognuna di queste neoplasie si conoscono ormai centinaia di varianti, ciascuna con peculiarità talmente marcate e differenzianti da poter essere quasi considerate una malattia indipendente.
Ciò complica enormemente la vita dei ricercatori, che devono moltiplicare gli sforzi per cercare di capire quali siano le alterazioni specifiche in ciascun caso e come contrastarle, e impedisce di generalizzare sui possibili sviluppi clinici che le ricerche attualmente in corso avranno nei prossimi anni.
Detto questo le consiglio di porre i legittimi quesiti che sta ponendo a me ai medici curanti della sua cara mamma. Un augurio affettuoso
Umberto Veronesi