Masturbazione Compulsiva

    DOMANDA

    Gentile Dottoressa,

    Ho 25 anni e da anni (forse da sempre) soffro di D.E. Ho consultato, 3 anni fa, un andrologo che mi ha sottoposto a tutti gli esami organici del caso, lasciando spazio a pochi dubbi: si tratta di un problema di origine psicologica.

    Ho fatt un po’ di “analisi” di me stesso (si sa che siamo tutti dottori davanti a Google) e credo di poter affermare, con tutta sicurezza, di essere vittima di “masturbazione compulsiva”, in particolare scatenata da una forte dipendenza da pornografia. Non so quanto questa cosa stia opprimendo la mia socialità (leggo che le conseguenze sugli approcci sociali sono le prime avvisaglie) ma certamente so che il mio ricorrere alla masturbazione non è più una cosa sana (spesso mi capita, anche quando sono in luoghi pubblici, di dovermi ritagliare del tempo, in luoghi appartati come bagni o affini, per “liberarmi”). Dimenticavo, sono gay. Questo può significare tutto e niente, ovviamente, ma lo preciso perchè l’essere gay (non dichiarato) assieme alla semplicità di ottenere sesso (più che per gli etero) e assieme alla repressione che ho sempre avuto verso il mio lato gay in adolescenza, mi ha portato, in taluni periodi, a fare del sesso quasi l’unica questione di vita, senza neanche che riuscissi a godermelo realmente. Ora sono impegnato, da quasi un anno, eppure comunque non riesco ad essere pienamente soddisfatto dal mio ragazzo, il cui corpo, alle volte, non solo non mi eccita, ma finisce per “schifarmi”.

    Come posso liberarmi di tutto ciò? Stoppare la masturbazione ed eliminare la pornografia mi può aiutare a ristabilire gli equilibri persi?

    Grazie per la pazienza e la professionalità

    RISPOSTA

    Gentile lettore,

    dalla sue descrizione emerge un’attenta “analisi”, così come lei la definisce, della sua situazione. Certamente la masturbazione compulsiva associata alla ricorrenza di utilizzo di materiale pornografico, non la aiuta ad affrontare le sue difficoltà e il rapporto con il partner.

    Io le consiglierei di intraprendere un percorso terapeutico da un psicosessuologo che la aiuti: a individuare cosa scatena la masturbazione (che funzione ha); a gestire l’utilizzo della pornografia e a migliorare il suo rapporto con la sessualità in generale. Può chiedere tranquillamente all’Ordine degli psicologi della zona in cui vive il nominativo di un professionista (preferibilmente psicoterapeuta cognitivo-comportamentale) specializzato in sessuologia.

    Il D.E. è probabilmente la conseguenza di quanto Lei mi ha riportato.

    La ringrazio per l’attenzione e le auguro di intraprendere un cammino per lei soddisfacente.

    Dott.ssa Tiziana Carmellini

    Tiziana Carmellini

    Tiziana Carmellini

    Psicologa all’ospedale San Pancrazio di Arco (Trento). Nata a Rovereto nel 1981, si è laureata in psicologia nel 2003 e ha conseguito un master sul trattamento dei disturbi sessuali nel 2011. Si occupa di progetti di educazione affettiva e sessuale per ragazzi e adulti ed è vicepresidente della commissione scientifica del Comitato italiano per i […]
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