Metastasi linfonodali e polmonari da K occulto

    Pubblicato il: 8 Marzo 2012 Aggiornato il: 8 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buonasera, sono una dottoressa del Policlinico Gemelli, vi contatto per chiedere un vostro consulto per quanto riguarda mia madre dimessa a gennaio con diagnosi di metastasi linfonodali sovraclaveari e mediastinche e polmonari da CUP. La sua storia iniziava circa 23 aa fa con un k papillifero della tiroide per cui è stata sottoposta a TT+ linfoadenectomia del compartimento laterale dx + cobalto tp. Da agosto u.s. per rialzo del CEA, ha eseguito diversi accertamenti. EGDS+colonscopia: negativi. Eco collo: linfonodi patologici sovraclaveari dx e sn. FNAB linfonodo sua dx che sn: metastasi da carcinoma squamoso. Tac t-b: lesione alla testa del pancreas di 1,4 cm; noduli polmonari bilaterali, il maggiore di 9 mm, multiple linfoadenomegalia mediastiniche e sovraclaveari bilateralmente. La PET con FDG captava a livello delle lesioni linfonodali e polmonari ma non ha livello della lesione pancreatica. Durante l’ Ecoendoscopia è stato eseguita biopsia su un linfonodo che confermava ca. Squamoso e sulla lesione pancreatica: IPMN (CEA CA19.9 elevati). Lieve rialzo dell’SCC. Pensando come prima ipotesi ad un CUP testa-collo (considerata la precedente radioterapia), ha eseguito fibrolaringoscopia+biopsie random: negative. L’oncologo ha comunque ritenuto opportuno intraprendere terapia con cisplatino+5FU+; dal 10 gennaio ha eseguito 3 cicli ma rivalutando i linfonodi sovraclaveari con eco, si è visto che sono invariati di dimensioni. 
    Mi rivolgo a per avere ulteriori delucidazioni. Grazie

    RISPOSTA

    gent.ma
    credo che la struttura ove lavora sia assolutamente idonea ad inquadrare una patologia così complessa come quella descritta, sicuramente il collega ORL avrà attentamente valutato tutte le zone di competenza alla ricerca del possibile T primitivo. E’ assolutamente corretto ipotizzare una origine rino-oro-ipo-faringea delle metastasi riscontrate per cui proverei a ricontrollare con ostinazione tali zone alla ricerca della eventuale primitività. Purtroppo però in alcuni casi tale ricerca è senza esito per cui si deve procedere ad una terapia delle metastasi senza poter incidere sul T primitivo
    cordialmente
    Prof A. Pastore