DOMANDA
Buongiorno da una ragazza disperata. Ho 26 anni e piede cavo leggermente pronato. Dopo vari esami strumentali e visite ortopediche (da più di uno specialista) mi è stata diagnosticata una metatarsalgia primo raggio piede dx con interessamento del sesamoide mediale (insorta dopo un sovraccarico funzionale), che va avanti da sei mesi. Ho speso tantissimi soldi, provando ultrasuoni e magnetoterapia, tecar, ginnastica in scarico per il piede, infiltrazioni, un ciclo completo di mesoterapia ed utilizzo già da qualche mese un plantare realizzato su misura (dopo test dell’appoggio) con sostegno della volta plantare, barra retrocapitata e scarico teste metatarsali, che mi ha permesso di tornare a camminare. Ad oggi, però, permane il dolore (di tipo pressorio) al carico (nonostante sia diminuito parecchio negli ultimi mesi) se indosso una scarpa senza ortesi o se cammino a piedi nudi. Ho dovuto riprendere a lavorare, come ho sempre fatto, ahimè in piedi, e questo fastidio a fine giornata mi pesa, mi chiedo se devo forse rassegnarmi a convivere con questa metatarsalgia ormai cronica oppure si può fare ancora qualcosa per far sparire del tutto il dolore? A mio parere il plantare non ha scopi terapeutici ma una funzione di compenso…..L’ortopedico non ha nemmeno accennato ad una eventuale chirurgia……Mi scuso per la lunghezza del testo e resto in attesa di un Suo cordiale riscontro. Distinti saluti
S.R.
RISPOSTA
Considerando il fallimento di tutte le terapie conservative compreso in particolare lo scarso risultato ottenuto con l’utilizzo dei plantari penso sia arrivata la necessita di una soluzione chirurgica che potrebbe essere una osteotomia di uno o piu metatarsali al fine di riequilibrare l’appoggio delle teste metatarsali.A tal fine dovrei vederla dopo aver eseguito se non ga fatte delle radiografie con i piedi IN CARICO.
Cordialmente Dott.Marco Pozzolini