Esistono metodi di cura naturali per l’ureaplasma?

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    le scrivo per avere una sua opinione in merito alla terapia da seguire per curare l’Ureaplasma urealyticum, che ho contratto dal mio fidanzato ed abbiamo accertato tramite tampone uretrale (lui) e batteriologico vaginale.
    In più io ho fatto l’urocoltura che ha dato esito negativo e dal batteriologico risulta anche negativa la candida – che combattevo da mesi – e i lattobacilli, mentre il PH delle urine è 7.0.
    Il ginecologo mi ha consigliato l’azitromicina per me e per lui per 8 giorni ma non ho nessuna intenzione di prenderla dato che non cura le cause e ho appena sconfitto la candida!
    Abbiamo iniziato in coppia una terapia naturale per alzare le difese immunitarie a base di Miele di Manuka (MGO 550+), integratore immuno algem (echinacea+tabebuia), sto prendendo una tisana preparata in erboristeria con tabebuia, calendula, lavanda, ecc e faccio lavaggi con Tea tree Oil al 100%.
    Cosa consiglia a me e lui per risolvere il problema?
    Io pensavo di integrare con fermenti lattici però vorrei sentire la sua opinione ed avere una cura efficace anche per lui, dal quale ho contratto l’infezione in primis.
    La ringrazio molto per il suo aiuto.
    Saluti,
    Giulia

    RISPOSTA

    Dato che Ureaplasma non è un patogeno, nè nella donna, nè nell’uomo, le sconsiglio vivamente, in mancanza di sintomi specifici, di assumere antibiotici e tanto meno di trattare il partner. Prima, però, di decidere qualunque trattamento a base di probiotici per via endovaginale per integrare l’eventuale carenza di lattobacilli, è necessario valutare il pH vaginale. Se superiore a 4,5 dovrà eseguire una terapia per almeno 3-4 mesi con lattobacilli per via vaginale e con un acidificante vaginale (gel con maltodestine o tavolette di vit.C).