DOMANDA
Egr.Dottore, mio padre e mia madre hanno avuto entrambi l’ictus. Mio padre ha avuto un ictus a 81 che lo ha fatto morire dopo 4 giorni.Mia madre ha avuto più ictus, uno dietro l’altro che l’ha costretta sulla sedia a rotelle per 10 anni, ha subito varie operazioni, dove gli sono stati asportati anche vari organi del corpo, mi sembra anche lo stomaco. Comunque siccome io sono ignorante in queste cose, per prima cosa Le chiedo come mai per un ictus gli hanno dovuto asportare anche stomaco ecc. ecc. e poi siccome io sono il figlio, mi chiedo se per familiarità o ereditarietà, rischio anch’io di avere un ictus dato che entrambi i miei genitori ce l’hanno avuto. Comunque due anni fa io ebbi un’aritmia ventricolare con livelli di glicemia altissima e dovetti andare con il codice rosso al PS. Da lì sono iniziati i guai: Rytmonorm 425 due volte al giorno e sempre varie visite dove si riscontra sempre che ho le aritmie ventricolari non sostenute e la glicemia sempre alta anche se ci stò abbastanza attento. Può essere questo valore alto di glicemia a darmi problemi di cuore?Avevo anche la pressione alta,ho preso le pasticche ma poi si è sistemata e il Dottore mi ha fatto smettere di prenderle.Vorrei sapere se dato questo mio problema di salute, sono predisposto all’ictus oltre al fatto che anche i miei genitori hanno avuto l’ictus.Grazie
RISPOSTA
Caro Amico,
credo che rispondere in maniera soddisfacente ai suoi quesiti con una mail sia inadeguato e impossibile. Per poterle chiarire la sua condizione occorre un lungo colloquio durante il quale un medico di sua fiducia le spieghi come prevenire, ove ancora possibile, e come curare le patologie che già sono si sono manifestate. Per quanto racconta, lei è sicuramente un individuo ad elevato rischio cardiovascolare sia per la sua storia famigliare che per la condizione clinica cui ha accennato nel suo scritto. Non avendo però conoscenza nè dei suoi dati anagrafici nè della sua storia clinica completa, non posso darle alcun consiglio. Consulti con una certa sollecitudine un cardiologo o un internista di sua fiducia e segua scrupolosamente le indicazioni che le verranno suggerite. Spiacente per non poterle dare un aiuto più incisivo, la saluto cordialmente.
Dr Fabrizio de Vivo