DOMANDA
ho 49 anni e a giugno del 2009 ho fatto una mammografia nella quale si evidenziavano un gruppetto di microcalcificazioni nel quadrante supero esterno a livello del prolungamento ascellare.A dicembre l’ho ripetuta e queste miscrocalcificazioni sono aumentate di densità.Devo fare, come consigliata, una verifica istologica con biopsia stereotassica.Mi chiedo, è vero come ho letto che le microcalcificazioni nn sono maligne?Cosa cambia tra la biopsia presso lo stesso reparto di senologia di questo stesso ospedale e quella fatta col mammotone? è meglio fare la biopsia col mammotone prevedendo situazioni di ulteriori prelievi o interventi.Mi debbo preoccupare? Che io sappia nn ci sono stati casi in famiglia.
RISPOSTA
La differenza fra la procedura dell’ago aspirato e quello più moderno del mammotome è data dalla quantità di tessuto che viene raggiunta e prelevata: l’agoaspirato riesce a prelevare solo alcune cellule e l’esame è quindi ‘citologico’, mentre la microbiopsia attraverso il mammotome preleva piccoli frammenti di tessuto, quindi l’esame è ‘istologico’ (permette un maggiore dettaglio nella diagnosi, perché si basa su più campioni). Sia serena, perchè nel suo caso sono entrambe valide ed efficaci; l’importante è che lei abbia l’assistenza di un senologo. Affettuosi auguri