microcarcinoma papillare

    DOMANDA

    Gent.sso dottore le avevo scritto il 18 giugno 2013 per chiederle un consulto relativo alla salute di mia moglie, alla quale è stato riscontrato un nodulo alla tiroide di 6 mm che all’esame citologico si è rivelato un carcinoma papillare (tir 5); tra circa 10-15 giorni mia moglie dovrebbe essere operata; anche lei ci ha consigliato l’intervento chirurgico, ma dopo aver letto un articolo del Corriere della Sera relativo alla Giornata Mondiale della Tiroide indetta il 25 maggio 2013, in cui si pone il problema di non sottoporre le persone a trattamenti in eccesso, mi sorge un dubbio: il microcarcinoma di mia moglie potrebbe rientrare nel numero delle microforme tumorali che non dovrebbero essere immmediatamente trattate, quanto piuttosto seguite e monitorate in centri specializzati, o meglio rimanere addirittura silenti e non dare segno di sè per tutta la vita?
    Grazie
    Cordiali saluti
    Gianluca

    RISPOSTA

    L’ipotesi che lei avanza non è del tutto infondata. In effetti, sappiamo che molti microcarcinomi restano silenti anche per tutta la vita. Purtroppo non siamo in grado di riconoscere quali resteranno silenti e quali sono destinati a progredire. Questo è il motivo per il quale consigliamo la tiroidectomia (totale o parziale).

    Furio Pacini

    Furio Pacini

    ESPERTO IN TUMORI DELLA TIROIDE. Professore ordinario di endocrinologia, titolare della cattedra di endocrinologia presso la facoltà di Medicina dell’Università di Siena dov’è direttore del dipartimento di medicina interna, scienze endocrino-metaboliche e biochimica. Direttore della struttura complessa di endocrinologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese. Nato a Livorno nel 1947, si è laureato in medicina nel 1973, […]
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