Mieloma multiplo, gonfiore e versamento pleurico

    DOMANDA

    Gent.mo Prof. Onida,
    scrivo per conto di mia suocera, età 65, il 13 novembre viene ricoverata con diagnosi di mieloma multiplo (infiltrato midollare dell’80%). Alla diagnosi presentava anemia con emoglobina a 6 e insufficienza renale. Sono state fatte trasfusioni di sangue, una di piastrine e tutte le terapie per l’insufficienza renale che poi si è risolta. Dopodichè ha fatto il primo ciclo di velcade (4 punture) e desametazone. Per la presenza di un piccolo versamento pleurico ha eseguito una terapia antibiotica endovenosa. È stata dimessa lo scorso venerdì e la terapia da seguire era quella di valcade e desametazone in previsione di un trapianto.
    Questo martedì alla visita di controllo trovano un versamento pleurico abbondante bilaterale…di nuovo ricoverata, le viene messo l’ossigeno e iniziano il drenaggio del liquido. All’inizio pensavano fosse una broncopolmonite, poi ci dicono che non presenta sintomi di infezione (mai avuto febbre), quindi probabilmente è dovuto al mieloma…e la terapia evidentemente non sta funzionando…comunque continuano lo stesso velcade e desametazone. Ieri altra rx, c’è solo un piccolo residuo che si deve riassorbire da solo, non ha più neanche l’ossigeno. Ad oggi emocromo e funzionalità renale, epatica sono apposto (non hanno più fatto nessuna trasfusione), hanno eseguito anche ecg ed ecocardiogramma che non mostrano segni di scompenso cardiaco.
    Un problema che ha è il gonfiore diffuso alle gambe, piedi, caviglie e un pò le mani, le caviglie sono anche molto rosse, stanno facendo il lasix e sta diminuendo ma lentamente. Il gonfiore era subentrato durante il primo ricovero ed era stata dimessa così.
    Le parlo di una paziente che fino a settembre correva, che per ora ha la voglia di lottare, è completamente autosufficiente, se il velcade non sta funzionando si possono provare terapie più forti? Il versamento pleurico e il gonfiore a che cosa è dovuto? alla malattia? Ci potrebbe consigliare un ottimo centro ematologico, oppure non c’è più niente da fare? I medici ci hanno detto solo che il mieloma è una malattia sistemica e può aggredire tutti gli organi, non c’è da stupirsi di questo versamento. Il fatto è che vorremo provare anche delle cure più forti visto che ancora lei è in “buone” condizioni e ripeto, completamente autosufficiente! Penso che si dovrà intervenire il prima possibile per evitare che la malattia crei danni ad altri organi.
    Attendiamo un suo riscontro, siamo disposti a fare un consulto in qualsiasi città per poi fare le cure al di fuori della nostra regione.
    La ringrazio per la disponibilità
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Buongiorno. Oggi le terapie per il mieloma, in particolare nei pazienti giovani, sono standardizzate. Se sua suocera è già seguita in ambiente ematologico specializzato non dovreste avere necessità di spostarla. Ad ogni modo, se avete bisogno di un secondo parere, potete rivolgervi ad un qualsiasi altro centro ospedaliero in cui sia presente un’ ematologia specialistica, in relazione al domicilio. In Italia infatti esiste una rete di Centri Ematologici specializzati e accreditati distribuita su tutto il territorio.

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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