DOMANDA
Esimio professore, il mio nome è Barbara, ho 34 anni e ogni giorno bevo 2 litri di acqua oligominerale liscia e a temperatura ambiente, anche in estate. Distribuisco questo quantitativo nell’arco della giornata, finisco la mia bottiglia entro le ore 17 massimo. Durante il giorno espello gran parte di quest’acqua, ma succede che poco dopo essermi messa a letto in posizione supina, sebbene io non abbia bevuto più alcun liquido per le 4 ore precedenti, io debba andare in bagno almeno 3/4 volte nell’arco della nottata. Inizio quindi a pensare che ciò dipenda dal fatto che in quella posizione e di notte i reni filtrino meglio, sbaglio? Durante il giorno o sto in piedi o seduta, mai sdraiata. C’è qualcosa che posso fare per evitare di svegliarmi durante la notte visto che soffro di disturbi del sonno purtroppo? C’è un modo che mi permetta di espellere l’acqua che quotidianamente bevo, durante le ore diurne? Ho verificato che non assumendo alcun liquido per tutto il giorno, la notte non mi devo mai alzare per andare in bagno. Per il resto faccio presente che non soffro di alcuna patologia né a carico dei reni né altri organi, inoltre aggiungo che sono normopeso e seguo un’alimentazione sana e povera di zuccheri, grassi e sale. Grazie per la cortese risposta.
RISPOSTA
Gentile Barbara,
il suo caso è peculiare, perché il sintomo che lei riferisce (il termine medico è nicturia) in una donna giovane è molto raro. Nell’anziana questo fenomeno può essere legato ad uno scompenso cardiaco, che determina accumulo di fluidi (in genere negli arti inferiori, che possono essere gonfi) durante il giorno. In posizione sdraiata questo fluido accumulato durante il giorno rientra nel circolo sanguigno e viene eliminato dai reni nelle urine.
Difficilmente a 38 anni è presente uno scompenso cardiaco, per cui la causa potrebbe essere diversa. Provi a pesarsi al mattino e alla sera per determinare se c’è aumento di peso, il che può far capire se c’è ritenzione di fluidi.
La ptosi renale (abbassamento dei reni quando ci si pone in stazione eretta) si associa a volte a questo fenomeno. Una rivalutazione clinica con il suo medico di medicina generale ed eventualmente con lo specialista nefrologo potrebbe aiutare a chiarire il quadro.
Cordiali saluti,
Maurizio Gallieni