mio marito ha la sindrome dell’accumulo

    Pubblicato il: 26 Maggio 2010 Aggiornato il: 26 Maggio 2010

    DOMANDA

    ho letto nell’ultimo n di ok l’articolo che riguarda questa malattia (è così che la chiamo io) Sono sposata da 35 anni ma non conoscevo la malattia di mio marito fino a quando ho dovuto svuotare un locale adiacente alla mia cantina per poter iniziare i lavori di un mini appartamento per mio figlio che deve sposarsi.Non credevo ai miei occhi!! Durante tutti questi anni di matrimonio, non ha fatto altro che accumulare tinture, ferraglie, brandine, scarpe vecchie, bottiglie, cappelli, bici, moto, tutto in serie … non le dico la fatica, per poter svuotare tutto il locale io e i miei due figli grandi abbiamo dovuto riempire due camion enormi!!! Anche a casa ogni cassetto che appartiene a lui è stracolmo di ogni cosa. Il suo guardaroba non vuole che lo svecchi perchè ogni capo è sempre nuovo. Per lui ogni cosa serve sempre e guai a chi gliela fa sparire di nascosto.Per cortesia mi dica se c’è qualche rimedio o se devo ancora vivere sommersa dall’immondizia???

    RISPOSTA

    Alcune persone per profonde insicurezze debbono incamerare per mantenere un senso di stabilità . Si tratta di stati ossessivi e a volte, dipende da quanto l’atteggiamento è frequente. anche compulsivi.

    E’ inutile confliggere. Sarebbe meglio rassicurare con un acomportamento di vicinaza affettiva e di proporre alternative distraenti ovviamente quando è possibile ed è pertinete
    L’affette tende a far progredire e smorzare l’acutezza della coazione a ripetere che in questo caso mira nel soggetto a riempire a magicamente premunirsi come gli antichi esorcizzavano la morte riempendo le tombe di simboli di valore e di affetti per il lungo trapasso

    Tanti auguri e cerchi di trasformare la tensione con la comprensione. ha speranza di aver qualche risultato migliore

    Roberto Pani

    Roberto Pani

    Psicologo, psicoterapeuta e psicoanalista, è professore di psicologia clinica alla Scuola di psicologia dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
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