DOMANDA
Buongiorno sono un uomo di 40 anni.
L’anno scorso (il 29/10/13) nel corso di una visita sportiva il cardiologo mi ha riscontrato una FA non databile, per questo dopo un mese ho fatto la prima CVE. Successivamente ho avuto tre recidive convertite con CVE il 10/12/13, il 22/12/13 e il 14/01/14.
Ho quindi iniziato ad assumere Rytmonorm 325 mg 2 volte al giorno mattina e sera come stabilizzante per prevenire ulteriori casi di FA e, sotto consiglio medico, ho eliminato l’assunzione di alcolici e caffeina.
Da allora non ho avuto più recidive.
Nella visita cardiologica del 22/12/14 è stata riscontrata una buona profilassi antiaritmica (ECG Rs 53 b/m, PA 120/70, buon compenso emodinamico)
Volevo chiederLe se a questo punto è consigliabile tentare di sospendere la terapia con il Rytmonorm (o se è ancora troppo presto) e se sì con che modalità in quanto penso che il farmaco possa dare effetti collaterali se preso per lungo tempo.
Inoltre se a sospensione della profilassi avvenuta dovessi avere altre recidive come mi devo comportare? Riprendere l’assunzione del Rytmonorm visto che il cuore risponde bene alla profilassi o mi consiglia l’ablazione per non prendere il farmaco a vita?
Ringrazio anticipatamente e saluto
RISPOSTA
Immagino non ci sia ipertiroidismo, non vi sia familiarità per fibrillazione in giovane età e che l’ecocardiogramma non mostri cardiopatia.
La sospensione degli alcolici può contribuire alla stabilizzazione del ritmo.
Personalmente sospenderei la terapia ad un anno dall’ultima cardioversione e se recidiva considererei l’ablazione radiofrequenza.
Cordialità.