mononucleosi in soggetto con Linfoma t Cutaneo(MF)

    Pubblicato il: 2 Marzo 2012 Aggiornato il: 2 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buongiorno Prof.re,

    Le scrivo in risposta a Sua precedente comunicazione che per comodità riporto al fondo della presente; a tal riguardo faccio presente che il mio timore nasce dal fatto che la mononucleosi/EBV risulta pericolosa nei soggetti con sistema immunitario compromesso/depresso (ad es. HIV POSITIVI, trapiantati ecc.)e, dato che il Linfoma T cutaneo fa ciò, il mio dubbio sorge spontaneo in quanto, è vero che prima di aver contratto il Linfoma Cut. e quindi con ancora un sist.immunitario competente, avevo avuto la mononucleosi, ma il fatto che adesso soffra di tale patologia gli anticorporpi contro l’EBV saranno spariti o inefficaci?! (Ho letto ad es. la pericolosità della riacutizzazione dell’ EBV in soggetti con la Leuc. Linfatica cronica (LLC)).
    Grazie ancora, Buona giornata

    “Buonasera Prof.re, sono un ragazzo di 28 anni con Linfoma t Cutaneo(Micosi Fungoide); l’ altra sera ho baciato una ragazza che fino a 15 gg fa ha avuto la mononucleosi; inizialmente non me ne sono preoccupato perche prima di avere il linfoma cutaneo (nel 2002) avevo fatto anche io la mononucleosi, ma ora leggendo su intenet mi è venuto il dubbio che questo secondo contatto col virus possa farmi peggiorare in quanto entrambe le patologie colpiscono i linfociti. Insomma, per concludere,un soggetto “sano” non avrebbe di che preoccuparsi a seguito di 1 secondo contatto, io invece dovrei esserlo o posso cmq stare tranquillo?! Grazie mille, Saluti”

    RISPOSTA

    Gentile lettore,
    le confermo la mia precedente risposta, specificando che avendo lei sofferto, in passato, di mononucleosi infettiva è già venuto in contatto con il virus responsabile della stessa. Può comunque ulteriormente verificare ciò, concordando con il suo medico curante l’effettuazione della sierologia specifica, così da confermare il pregresso contatto e la presenza di una immunità anticorpale. Tuttavia non essendo questa la sede idonea per eventuali ulteriori approfondimenti, mi permetto a questo punto consigliarle di rivolgersi al suo medico curante, che avendo una conoscenza diretta della sua storia clinica, sarà sicuramente in grado di darle più esaurienti risposte.
    Cordiali saluti.
    Prof. Roberto Cauda