Morbo di Alzheimer

    DOMANDA

    Buongiorno.
    Vorrei chiedere, se possibile, un paio d’informazioni circa il morbo d’Alzheimer.
    A mia madre, 77 anni, hanno da poco diagnosticato il morbo d’Alzheimer. Avevamo notato già da circa due anni un notevole calo di memoria, ripeteva spesso la stessa cosa più d’una volta … c’è voluto più di un anno per convincerla a sottoporsi ad esami. Sulla base di esami del sangue, TAC e test psicologici, da un paio di mesi le è stato diagnosticato il morbo di Alzheimer.
    Ora sta mettendo ogni giorno il cerotto (Exelon), che però le dà spesso problemi di prurito.
    Già da tempo la mamma ha capogiri, solitamente 1-2 volte al giorno. A volte questi capogiri si trasformano in “mancamenti”: sensazione di malessere, spossatezza (l’ultima volta seguita da crisi di pianto) che la induce ad accasciarsi perché si sente. Avevamo pensato a piccoli ictus (ma la TAC non li ha evidenziati), e non possono essere imputabili nemmeno al cerotto che sta mettendo quotidianamente, in quanto questi capogiri c’erano già prima (sono stati tra i sintomi che l’hanno convinta a sottoporsi agli esami).
    Potrebbe cortesemente dirmi se questi capogiri e “mancamenti” sono sintomi propri dell’Alzheimer?
    Desidererei anche chiederle un’altra informazione: ho letto di effetti benefici che la melatonina zinco-selenio può avere sulla demenza senile. Che cosa ne pensa? Dice che potremmo tentare di aiutarla anche con la melatonina? E’ compatibile con il cerotto? Grazie per la sua attenzione e buona giornata. Emanuela

    RISPOSTA

    Gentile Signora, i “mancamenti” e le vertigini lamentate da Sua madre non sono imputabili alla malattia, nè, probabilmente, alla terapia, visto che erano presenti anche prima. Questi sono sintomi molto frequenti, legati a lievi disturbi come ipotensione ortrostatica, spondilopatie cervicali, ansia eccetera.
    L’exelon cerotto è una delle migliori terapie che abbiamo per la malattia, ma, come le avranno certamente già spiegato, ha solo una azione “rallentante” e neppure in tutti i pazienti
    Terapie con integratori elementari come Zn, Se eccetera non hanno mai dimostrato una reale efficacia in questa malattia (nè nella prevenzione dell’invecchiamento cerebrale!) per cui non sono raccomandabili, anche per l’alto costo. La melatonina può avere un effetto positivo sul sonno, anche se i dati sono ancora controversi
    Spero di essere stato esauriente
    dr Massimo Franceschi

    Massimo Franceschi

    Massimo Franceschi

    SPECIALISTA IN ALZHEIMER E DEMENZE. Primario neurologo presso l’unità funzionale di neurologia dell’ospedale MultiMedica di Castellanza (Varese). Nato nel 1949 a Genova si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in neurologia nel 1977 e in psichiatria nel 1981. Autore di oltre cento lavori scientifici e di tre libri su temi di neurologia, […]
    Invia una domanda