DOMANDA
Gentile Dott. Fabbri, torno a scrivere perchè vorrei chiederLe un consulto…non so se può vedere i miei precedenti consulti..comunque le riassumo brevemente: Agosto 2012:diagnosi di morbo di Basedow. Assumo due compresse di Tapazole al di per un mese, poi una cp. Dopo un paio di mesi i valori della mia tiroide rientrano. L’endocrinologo mi fa continuare ad assumere una cp. di Tapazole al di. Inizio di Gennaio 2013: sospendo la cura con il Tapazole perchè ho una perdita cospicua di capelli, la sospensione dura più di 20 giorni, cioè fino ad oggi. Volevo chiederLe un parere circa i miei valori attuali: TSH: 1.3;FT4:1.04;FT3:3.09; I valori a dicembre mentre prendevo il Tapaz erano i seguenti: TSH:1.39FT3:2.28 ;FT4:0.76; Mente a Gennaio, pochi giorni dopo aver sospeso il Tapazole il TSH era: 0.90;ft3:2.81;ft4:1.18; Volevo chiederle, il fatto che con la sospensione della cura il TSH non sia diminuito ma sia aumentato è un fatto positivo?Mentre l’aumento dell’FT3? Da qualche giorno ho ripreso il Tapazole perchè convinta di dover ricominciare la cura…oggi l’endocrinologo mi ha detto che, dal momento che i miei valori sono buoni, vale la pena di continuare senza farmaco e provare a vedere come si evolve la situazione….Lei cosa ne pensa??Sono un pò confusa spero possa aiutarmi a capire….La ringrazio in anticipo per la risposta….Cordiali Saluti
RISPOSTA
Cara Sig.ra,
i valori ormonali in sospensione di tapazole sono buoni il che vuol dire che il Basedow è tuttora in remissione. Consideri che mediamente la cura con tapazole dura 18 mesi dal momento di inizio terapia; io personalmente preferisco continuare la terapia per questo periodo anche con dosi basse di farmaco (ad esempio 1/2 compressa al giorno fino a 1/2 compressa a giorni alterni) per tutto il periodo di cura insieme a una integrazione giornaliera di selenio (ad es. syrel, 1 perla al giorno), controllando i valori tiroidei e i TRAB ogni 2-3 mesi. In ogni caso i suoi valori sono buoni e sono predittivi di una prognosi favorevole di remissione futura completa di malattia.
Cordiali saluti
prof. Andrea Fabbri