DOMANDA
Buongiorno,
volevo chiedere un vostro parere sul seguente caso.
Sono un po’ preoccupato per mio figlio che compirà 7 mesi fra due settimane, perchè da circa 15 giorni continua ad aprire e chiudere le dita delle mani ripetutamente come per afferrare l’aria. Fa questo solo quando sta seduto sul seggiolone o sul passeggino ed in generale ogni qualvolta non stia facendo altro (gioco, essere portato in braccio, nanna).
Sostanzialmente ogniqualvolta non venga intrattenuto o non stia dormendo pensa solo a fare questo.
A volte irrigidisce anche le braccia. E’ come insomma, se andasse in stato di disagio o forte nervosismo appena venga lasciato seduto da qualche parte, anche in nostra presenza. Appena preso in braccio la smette. Talvolta un gioco lo intrattiene ma per poco.
Negli ultimi giorni poi, ma molto molto sporadicamente, quando si fa prendere da questo nervosismo gli succede di fare una strana smorfia e di volgere gli occhi all’insù come a guardarsi la fronte.
Non c’è altro, per il resto è spesso sorridente, molto socievole, gli piace il gioco, tiene schiena e testa dritta (pur non stando ancora seduto da solo), manipola oggetti.
Tali episodi possono avere qualche significato in ambito neuropsichiatrico, possono cioè essere tipici di qualche disturbo, o in sè non lo hanno e possono essere solo espedienti che ha trovato il bimbo per attirare l’attenzione?
Volevo un vostro parere.
Ringrazio anticipatamente per il disturbo e porgo cordiali saluti.
RISPOSTA
Gentile Signore
il fatto che il bambino smetta di fare questi movimenti ripetitivi quando giuoca o quando viene preso in braccio (si tratta quindi di movimenti vomlontari) mi fa pensare che non sia nulla di importante. Se il fenomeno si accentua le consiglio di far visitare il bambino al pediatra o direttamente ad un neurologo pediatra e fare in modo che lui possa valutare direttamente quest movimenti. La sola descrizione di un fenomeno di questo tipo può non essere sufficiente a dare una corretta valutazione. Ripeto comunque che in base alla sua descrizione non credo che si tratti di un fenomeno patologico.
Cordiali saluti
Corrado Moretti