Mutazione MTHFR e ritardo crescita embrione

    DOMANDA

    Buonasera Dottore, sono qui a scriverle dopo un anno, dopo aver gettato la spugna al 7 tentativo di fivet un anno fa (curriculum una Geu 2006, blight ovum 2008, laparoscopia danneggiativa tube e ovaie 2008). Avendo ormai 40 anni convinta di essere in menopausa è accaduto il miracolo Beta positive 15.368! Alla 5 sett+ 6 gg embrione 2.1mm sacco vitellino 2.6mm, forse un pò piccolo?Ho il controllo fra 3 settimane. Terapia prefolic 15 e Prometrium 200 2 capsule la sera. Oggi ho ricordato al ginecologo delle mie MTHFR I C677T E MTHFR II A1299 IN ETEROZIGOSI (domani doserò l’omocisteina)e senza soffermarsi più di tanto alla mia domanda sulla cardioaspirina si o no ha detto prendila. Data la mia condizione attuale assumerla potrebbe evitare aborti?Ma come mai nelle indicazioni c’è scritto che può causarli gli aborti e che può essere tossica per il feto?Sono di nuovo in questo dilemma e non l’ho ancora assunta. Cosa ne pensa?Cosa potrebbe consigliarmi?Non riesco ancora a credere a ciò che è successo e purtroppo grazie a quello che ho vissuto negli ultimi 7 anni ho timore. La mutazione Mthfr se non curata può causare ritardo nella crescita embrionale?Qual è la migliore terapia? Grazie un carissimo saluto

    RISPOSTA

    Cara Marisa! Un milione di complimenti !! Forza, dobbiamo portare a casa un bellissimo bambino/a.
    Nel suo caso la cardioaspirina è certamente utile, occorre addirittura valutare la necessità di utilizzo di un supporto con calciparina x superare i limiti e i rischi della mutazione MTHFR I ( che x fortuna è eterozigotica ). Non ci sono rischi per il suo Bimbo, anzi ce ne sarebbero a non utilizzare la terapia specifica. Ne parli assolutamente con il Suo Specialista di riferimento. Prego mi aggiorni. Buona giornata.

    Alfredo Porcelli

    Alfredo Porcelli

    GINECOLOGO. Senior consultant della “ginecologia 2” all’Istituto Beato Matteo (Gruppo San Donato) di Vigevano. Nato a Palermo nel 1954, si è laureato in medicina nel 1978 all’Università di Torino e si è specializzato in ginecologia nel 1984 e in patologia della riproduzione umana nel 1988. Membro del board nazionale della prima scuola italiana di chirurgia […]
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