Mycoplasma genitalium & parvum positivo

    Pubblicato il: 28 Marzo 2018 Aggiornato il: 28 Marzo 2018

    DOMANDA

    Buongiorno,

    il mio tampone vaginale per le mts risulta positivo a: mycoplasma genitalium dna & parvum.

    Sono sicura di esserne entrata in contatto tramite rapporti con il mio compagno, in quanto il test degli anni passati risulta tutto negativo. Questo spiega innanzitutto i fastidi urinari e la sporadica prostatite del mio compagno, che dopo esami di urinocoltura, non è mai riuscito a identificare e quindi eventualmente curare il suo problema, e chiuso come: prostatite. Potrebbe essere?
    Inotre mi chedevo se questi potrebbero automaticamente debilitare il mio tratto urogenitale predisponendolo, perchè appunto debilitato, ad altri batteri? in quanto nella mia urinocoltura si ricoscontra presenza di escherichia coli.
    Non avendo mai avuto cistiti e neanche dovute da escherichia coli, potrebbe essere
    che i mycoplasma sono causa di cistiti recidivanti? In realtà cistiti senza ematuria e dolori ma solo poliuria e sensazione di fastidio accompagnata da odore forte.

    Quale potrebbe essere un eventuale sostegno?
    per eliminare in primis i due ceppi di mycoplasma e di conseguenza sostenere la difesa nel tratto uro-genitale senza ricorrere all’uso dell’antibiotico.

    Ci sarebbero altri esami/ consulti da fare che consiglia?

    La ringrazio molto per la collaborazione.

    Gentilmente

    Giulia

    RISPOSTA

    Innanzitutto chiariamo subito che M.genitalium è l’unico micoplasma considerato patogeno a livello genito-urinario. U.parvum, viceversa, è un comune colonizzante, senza alcuna rilevanza clinica. Per questo motivo, lei dovrà sicuramente trattare l’infezione da M.genitalium con antibiotico e, qualora il suo partner risultasse anch’esso positivo, dovrà altrettanto trattare l’infezione. Ciò premesso, sarebbe opportuno, però, che lei valutasse anche l’assetto dell’ecosistema vaginale (lattobacilli e pH), in quanto questo tipo di infezione è molto più frequente in donne che soffrono di dismicrobismo, ovvero hanno scarsi/assenti lattobacilli. Questo stesso problema è, molto probabilmente, la causa anche dei disturbi recidivanti delle vie urinarie che riferisce.