neoformazione renale dopo neovescica

    Pubblicato il: 6 Dicembre 2010 Aggiornato il: 6 Dicembre 2010

    DOMANDA

    Salve Dott.ssa Farina,le scrivo per una delicata questione.

    Mio suocero,62 enne, è stato operato nel Luglio 2009:

    “Adenocarcinoma differenziato della parete vescicale ed esteso all’uretra prostatica. Infiltrazione neoplastica dell’uretere dx.Assenza di metastasi ai linfonodi iliaci”.

    A questo seguì intervento neo-vescica.

    Da quel momento abbiamo fatto controlli periodici:

    -Febb’10:Scintigrafia con ndr

    -Lug ’10:TAC addome e torace con ndr

    -Ago’10:Scintigrafia con “intercaptazione della D9”.

    A questo va associato ematuria e proteinuria costante ed elevata,con livelli di creatinina fissi a 2.

    Nei giorni scorsi eseguiamo RM,e poi TAC con MdC,dalla quale si evince:

    Lesioni sostitutive midollari dalla D2 alla L5,sacro e bacino,Neoformazione renale destra,Plurimi linfonodi con demarcazione chiaramente patologica in sede peri/interaortico cavale,Lesioni nodulari epatiche.

    Che conclusioni possiamo trarre?Occorre iniziare subito radio/chemio?

    Grazie

    RISPOSTA

    Gent.ma Sig.ra

    Da quello che Lei mi dice è quasi certo che la malattia si sia ripresentata nelle sedi che Lei mi ha descritto. Questo tipo di tumore, quando esordisce con una malattia localmente avanzata come nel caso di suo suocero, può ripresentarsi abbastanza frequentemente andando anche ad interessare altri organi.

    Va iniziato subito , se le condizioni generali del paziente lo consentono, un trattamento chemioterapico mentre la radioterapia va usata in presenza di lesioni ossee a rischio (per frattura o compressione sul midollo) o nel caso vi sia dolore.

    Vi consiglio di affidarvi agli Oncologi che seguono suo suocero che sapranno scegliere le migliori opzioni terapeutiche del caso.

    I miei migliori auguri

    Dr.ssa Gabriella Farina