Neonato con difficoltà a bere

    Pubblicato il: 31 Luglio 2013 Aggiornato il: 31 Luglio 2013

    DOMANDA

    Gentile,
    Il mio bambino nato a 36 sett ha ora quasi tre mesi, ora pesa 5,3kg dopo un inizio sofferto dove si alimentava a stento poiché troppo debole ha presto iniziato e nutrirsi senza problemi, il parto difficile mi ha fatto avere problemi con la produzione d latte , ho dato allattamento misto per quasi tre mesi sino a quando mi sembrava non riuscisse più a poppare.
    Saltuariamente da un mese presenta problemi anche col biberon , e ad oggi a ogni poppata.
    Beve 50/80ml e poi sembra impazzire e nn riesce più a cordinarsi. Risultato ora assume a stento 550ml al giorno. Non ha apparentemente rilevante reflusso o vomito , ne grossi dolori dopo i pasti, sembra soffrire solo durante il pasto.
    Il pediatra ha somministrato lattulosio dicendo che il tutto e’ causato dal riflesso gastrocolico, ma la situazione e’ peggiorata ora mi ha consigliato di non somministrarlo.
    Il bambino e’ sano ma ora iniziò a preoccuparti davvero perché la tendenza e’ quella di alimentarsi sempre meno, nonostante io abbia rinunciato ai ritmi precedenti di 4h d intervallo ora provo costantemente a nutrirlo ma senza successo. Possibile non c sua nulla da fare? Vorrei evitare di arrivare al ricovero ospedaliero e magari nutrizione via flebo, bensì risolvere la causa.
    Grazie

    RISPOSTA

    Signora, non mi specifica l’andamento del peso del suo bambino, ma quello che mi sento di consigliarle (se le prime indagini di routine, per esempio esame urine ed urinocoltura sono stati eseguite) è una visita ambulatoriale gastroenterologica: non sempre “reflusso” vuol dire “rigurgito”. Ovvero, non tutti i bambini che soffrono di reflusso manifestano poi dei rigurgiti di cibo dalla bocca. L’irritabilità del suo bambino potrebbe essere causata da dolore causato da reflusso acido in esofago, che si manifesterebbe con irrequietezza, inarcamento della schiena durante la suzione e frequenti distacchi dal seno. È un disordine molto comune, soprattutto nel prematuro, ma tende fisiologicamente al miglioramento con l’età nella stragrande maggioranza dei casi, e può essere controllato, nei casi che lo richiedano, con dei farmaci ad hoc.