neurinoma dell’acustico

    DOMANDA

    Egr Professore,
    Sono portatore di un piccolo neurinoma di 4 mm x 2 mm, ampiamente interno al canale. A due anni dalla diagnosi il neurinoma non è cresciuto, quindi un otorino e un neurochirurgo mi suggeriscono di attendere.
    Da qualche tempo però soffro di qualche capogiro e vertigine, che mi sembra diventino sempre più frequenti, quindi non mi sento di rimanere passivo.
    Per di più leggo da più parti che. “i piccoli neurinomi intracanalari (sotto il centimetro) con udito conservato totalmente o in parte costituiscono la situazione migliore per l’asportazione totale e per salvaguardare il nervo facciale ed il nervo acustico”, cosa che di fatto contraddice la strategia di attesa suggeritami.
    In questa confusione di indirizzi, e ben sapendo l’esperienza del suo gruppo, chiedo una sua opinione circa i meriti di un intervento già a questo stadio. E soprattutto, se in queste condizioni (nervi vicini e compressi nel canale) sia effettivamente più agevole salvare nervo facciale e vestibolare. Perché se così è, non capisco il suggerimento W&S nel mio caso.
    Grazie per una sua opinione e cordiali saluti.

    RISPOSTA

    E’ vero, se i neurinomi sono piccoli e interamente intracanalari, come lei riporta “costituiscono la situazione migliore per l’asportazione totale e per salvaguardare il nervo facciale ed il nervo acustico”. Tuttavia questo non costituisce una garanzia che l’intervento avvenga senza queste, ed altre potenziali complicanze. Per tale motivo se la lesione non cresce, a mio avviso e’ consigliabile proseguire nella strategia W&S. Se la lesione dovesse crescere nel tempo, questo non avverra’ in maniera massiva, ma solo in maniera appena percettibile. Se questo avverra’, vi sara’ indicazione a rimuoverlo o trattarlo con radiochirurgia senza che i rischi siano aumentati rispetto alla situazione attuale, non le pare?
    cordialita’

    Francesco Dimeco

    Francesco Dimeco

    SPECIALISTA IN TUMORI CEREBRALI E NEURONCOLOGIA CHIRURGICA. Direttore del dipartimento di neurochirurgia e della I divisione di neurochirurgia della Fondazione istituto neurologico Carlo Besta di Milano. Si è laureato in medicina all’Università Statale di Milano nel 1988 e si è poi specializzato in neurochirurgia. Dal 1997 al 2000 ha lavorato presso il dipartimento di neurochirurgia […]
    Invia una domanda