Neutrofili ass sotto valore media

    DOMANDA

    Buongiorno dott Onida
    sono una signora lombarda di 58 anni in menopausa da 3
    ho una preoccupazione che mi segue da giorni
    ho notato che nella cronostoria degli esami ematici che eseguo cè stato un primo abbassamento dei leucociti totali(3.9) rispetto ai valori normali(4-11) successivamente i valori dei leucociti totali sono rientrati, ma c’è stata
    un inversione tra neutrofili 33,4% e linfociti 54,8% e il valore dei neutrofili ass è sotto il valore di riferimento(1,75 rispetto a 1,8-7,7)
    lo so che è poca cosa ma essendoci casi di leucemia o anemia aplastica in famiglia mio padre ne soffriva
    avendo un fratello in fase terminale di tumore allo stomaco in paziente immunodepresso
    lei mi consiglia qualche esame piu approfondito come immunologo o è meglio che mi rechi in una struttura adeguata e se si li dove lavora lei andrebbe bene?
    mi perdoni della mia ingenuità ma sto facendo del mio meglio per prendermi cura di me
    grazie mille per la sua risposta
    buonagiornata

    RISPOSTA

    Buonasera. Mi scuso per il ritardo con cui le rispondo ma purtroppo nelle ultime settimane non ho avuto la possibilità di star dietro alle domande ed ho accumulato un pò di ritardo. La sua condizione di lievissima neutropenia, se stabile nel tempo, e se non associata ad eventuali ulteriori alterazioni, non richiede indagini particolarmente difficili. E’ opportuna una valutazione da parte del suo curante in base alla sua storia clinica. Di norma, oltre ad una valutazione generale con esami di routine, viene consigliata un’ecografia addominale per verificare che non vi sia un incremento di volume della milza e un minimo di screening di autoimmunità (ANA, ENA screening, C3, C4, fattore reumatoide), più una valutazione della funzionalità tiroidea (TSH reflex). Una visita specialistica ematologica, senza alcuna urgenza, potrà poi essere eseguita in ambiente specialistico in assenza di risultati che possano eventualmente spiegare il fenomeno. In ogni caso non vedo acun motivo di allarme in questo riscontro, che spessissimo rappresenta un fenomeno privo di correlazione clinico-patologica.

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
    Invia una domanda