Nevo di Reed

    DOMANDA

    Gent.ma Dott.ssa Giampetruzzi,

    Sono un uomo di quasi 27 anni e desideravo chiederLe un Suo parere riguardo la visita a cui mi sono sottoposto.

    Il medico che mi ha visitato ha effettuato una dermatoscopia e ha individuato due, o forse tre, nevi che ha supposto essere nevi di Reed. Fra sette/otto mesi vuole rivedermi per constatare eventuali cambiamenti negativi, regressioni o stabilizzazioni. Ovunque leggo che si raccomanda di asportarli in via cautelativa, ma questo dottore mi ha detto che se non si tratta di melanoma non è necessario e questa risposta l’avremo alla prossima visita.

    Non Le nascondo una certa apprensione e desideravo poter avere un Suo parere da specialista.

    La ringrazio per il tempo dedicatomi,

    Cordialmente

    Filippo

    RISPOSTA

    Gent.mo lettore,

    da quello che riferisce non è semplice entrare in merito al giudizio formulato da un collega. In linea di massima probabilmente è stato ritenuto che vi sono degli aspetti non completi ma solo riconducibili a un quadro che ricorda alcune caratteristiche dermoscopiche dei nevi di Spitz/Reed. In ogni caso, a mio modo di pensare, se il sospetto fosse fortemente fondato relativamente a questo tipo di diagnosi, considerando anche il fattore età, l’unico sistema per la definizione diagnostica rimane l’asportazione con esame istologico.

    Cordiali saluti

    Anna Rita Giampetruzzi

    Anna Rita Giampetruzzi

    ESPERTA NELLO STUDIO DEI NEI. Dermatologa all’Istituto dermopatico dell’Immacolata (IDI) di Roma presso la V divisione dermatologica. Romana, si è laureata in medicina nel 1997 all’Università Cattolica del Sacro Cuore e poi specializzata in dermatologia e venereologia nel 2001. Svolge ricerca sui pazienti affetti da Lupus e si occupa di diagnostica non invasiva presso il […]
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