DOMANDA
Buongiorno,
Scrivo per avere un ulteriore parere medico.
Sono una ragazza di 26 anni.
A Dicembre 2016 (esattamente un anno fa), la mia dermatologa mi ha fatto rimuovere un nevo sospetto che mi è spuntato dietro la schiena, che in poco tempo è raddoppiato e che mi prudeva.
A seguito della rimozione, hanno effettuato sul nevo l’esame istologico.
E questo è il risultato del referto:
QUADRO MICROSCOPICO
(VM-rm)
A) Losanga cutanea di cm 0,9×0,8 pervenuta parzialmente fissata, con lesione lievemente rilevata, pigmentata, irregolare e margini regolari, delle dimensioni di cm 0,4×0,4. Distanza minima dal margine di resezione chirurgica cin 0,2 (materiale incluso in toto).
REFERTO DIAGNOSI ISTOLOGICA:
A) Nevo di Spitz atipico con denso infiltrato linfoplasmacellulare perilesionale tipo nevo con alone.
Spessore massimo mm 0,48.
Margini indenni.
A seguito della diagnosi, l’oncologo mi ha detto che era un nevo semplicemente da asportare e che quindi non c’era altro da fare, se non un controllo ogni 6 mesi dalla mia dermatologa.
La mia dermatologa all’ultima visita (di qualche giorno fa ha detto che era tutto a posto), ma ha rimarcato il fatto che un nevo di Spitz atipico è una questione delicata, soprattutto alla mia giovane età.
Ora io vorrei un secondo parere e capire che rischi corro, se avrei dovuto fare un allargamento e un esame per il linfonodo sentinella o se i medici mi hanno giustamente consigliato. Perché resto sempre un pò preoccupata al riguardo..
Grazie mille
RISPOSTA
Gentile Lettrice, in genere il nevo di spitz atipico va allargato. il linfonodo sentinella non si fa. dopo un anno ritengo che l’allargamento sia inutile. si faccia seguire nel tempo con una visita ogni anno. cordiali saluti Antonina Agolzer