Nevo nero e ruvido

    Pubblicato il: 3 Giugno 2021 Aggiornato il: 3 Giugno 2021

    DOMANDA

    Salve,
    sono un ragazzo di 22 anni e da un mese mi sono accorto di un neo che mi ha insospettito.

    Sono di carnagione non particolarmente chiara e ho capelli e occhi castani; non ho moltissimi nei sul corpo ed in famiglia non ho mai avuto casi di melanoma.

    Si tratta di un neo che ho sempre avuto da quando ho memoria: è di due millimetri di diametro, è circolare e simmetrico ed è sostanzialmente formato da un centro nero ruvido (che si sente al tatto) circondato da un finissimo contorno marroncino scuro.

    Premetto che il neo non è aumentato di dimensione nel tempo però non mi ricordo se il “centro nero” ci sia sempre stato oppure no.

    Ho già fissato un appuntamento per la mappatura tra 3 settimane ma sono preuccupato perchè ho letto su internet del metodo ABCD e ho trovato questa anomalia di colore e la presenza di questa crosta ruvida.

    Devo dire che ho anche altri nei di colore praticamente nero ma è la presenza di questo “centro nero ruvido” che mi spaventa.

    Attendere 3 settimane è troppo per farlo vedere?

    Il fatto che il neo non sia aumentato di dimensione può farmi stare tranquillo?

    Purtroppo cercando su internet mi sono spaventato molto leggendo della possibilità che già ci siano metastasi.
    E’ possibile che già sia in stato avanzato?

    RISPOSTA

    Gentilissimo,

    la regola dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi,  Colore, Dimensione, Evoluzione) che riguarda i nei esprime in modo semplice gli elementi che devono indurre il singolo individuo a sottoporsi ad una visita dermatologica. 

    Da quanto riferisce non sembrerebbe appartenere a categorie di rischio per fototipo, numero di nei o per storia familiare, benché non avere apparentemente fattori di rischio non esime dalla necessità di sottoporsi periodicamente a controlli clinici.

    La rilevazione di ogni cambiamento è un segnale che non va mai sottovalutato.

    Le dimensioni del neo da quanto lei riferito sono molto piccole (2 mm) e questo in parte rassicura, ma naturalmente solo la visita eseguita dal dermatologo con il dermatoscopio manuale e, se necessario con l’epiluminescenza, potrà fornire degli elementi microscopici utili ai fini della diagnosi.

    Anna Rita Giampetruzzi

    Anna Rita Giampetruzzi

    ESPERTA NELLO STUDIO DEI NEI. Dermatologa all’Istituto dermopatico dell’Immacolata (IDI) di Roma presso la V divisione dermatologica. Romana, si è laureata in medicina nel 1997 all’Università Cattolica del Sacro Cuore e poi specializzata in dermatologia e venereologia nel 2001. Svolge ricerca sui pazienti affetti da Lupus e si occupa di diagnostica non invasiva presso il […]
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