DOMANDA
buonasera, mi è stata diagnosticata nel mese di ottobre 2011 una vestibulodinia con ipertono del pavimento pelvico; seguo faticosamente il protocollo farmacologico che prevede rivotril e laroxil,( nn ero assolutamente abituata a questo genere di farmaci, per cui l’approccio è stato devastante per il mio sistema nervoso, e nn solo….) con dosaggio giornaliero max 20 gtt dell’uno e dell’altro; inoltre faccio la riabilitazione del pavimento pelvico, il tutto presso una clinica privata di roma, seguita da un medico esperto del settore, in quanto coordinatore della task force sulla neuropatia del pudendo. Ma eccomi qua a soli 5 mesi dal trattamento, intenzionata a guardare altrove, delusa dall’insuccesso del percorso attuale, che nn solo nn mi ha minimamente sollevata dai dolori cronici, ma forse questi sono più frequenti di prima. Solamente all’inizio della cura ho provato un gran sollievo, procurato dalla riabilitazione del pav. pelvico, e anche dai farmaci che a dosaggi alti, facevano la loro parte. Poi la riabilitazione è terminata, ed i farmaci, dovendo ridurne i dosaggi poiche’ nn vivevo piu una vita normale, i farmaci dicevo, nn mi aiutano più un granchè; sono piuttosto disperata, nn so più cosa pensare, e chi ascoltare. Le scrivo perchè un medico con cui lavoro ( sono un’infermiera) mi ha parlato dell’ipnosi utilizzata nella guarigione del dolore cronico. Lei cosa ne pensa? Grazie.
RISPOSTA
Gent.ma Sig.ra,
le nevralgia del pudendo è una patologia dolorosa di incerta diagnosi (talora fatta erroneamente) e di difficile trattamento. Un approccio farmacologico è quasi sempre necessario, pur nel rispetto di un rapporto rischio/beneficio favorevole, ma l’ipnosi e l’autoipnosi possono non di rado aggiungere sollievo ad un dolore talora intollerabile. Una accurata valutazione specialistica presso un Centro che si occupa del problema ed utilizza anche l’ipnosi (come il nostro) è necessaria per stabilire un appropriato percorso diagnostico-terapeutico che le ridia speranza e sollievo.
Se interessata, non esiti a contattarci (Centro del Dolore, Università di Milano-02/55035518).
Cordiali saluti
Prof. Giuseppe De Benedittis