Nevralgia post erpetica

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    sono una donna di 53 anni, on menopausa. A seguito di cure a base di cortisone per una lombalgia acuta che mi aveva immobilizzata, mi è comparso un erpes Zoster oftalmico, che coinvolgeva l’occhio sinistro, la fronte e il cuoio capelluto fino alla nuca, sempre a sinistra. Sono stata trattata immediatamente con un antivirale di nuova generazione, ciò nonostante, ora che si sta risolvendo la manifestazione erpetico, il dolore persiste, sia al tatto che con fitte e punture come di spilli o una sensazione di compressione. Sono preoccupata perché devo continuare ad assumere antidolorifici e non appena ne finisce l’effetto i dolori ricominciano. Dopo le vacanze di Natale vorrei tornare al lavoro, ma essendo io un’impiegata e il mio lavoro si svolge tutto al pc, non penso di riuscire a svolgerlo essendo colpito anche l’occhio dal dolore. Ci sono degli accertamenti per capire quanto durerà questa situazione? Avendo io anche problemi di radiculopatia agli arti inferiori, mi era stato proposto di assumere il Lirica, che ho letto tra le terapie per questo tipo di nevralgia. Io mi ero opposta alla sua assunzione, ma ora ci sto ripensando, alla luce di questi nuovi problemi. Attendo un suo gradito parere.
    Grazie e cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gent.ma Sig.ra.

    la localizzazione oftalmica è la seconda per importanza dopo quella toracica, ma è anche probabilmente la più dolorosa come sede e la più incline a cronicizzarsi.

    E’ possibile, ma non certo, che il trattamento cortisonico possa avere favorito l’insorgenza dell’herpes. Il trattamento antivirale è di prammatica, ma purtroppo raramente controlla il dolore e previene la nevralgia posterpetica. Il Lyrica è un farmaco di moderata efficacia, ma solo in alcuni casi. Un’alternativa forse più valida è rappresentata dal trattamento locale, ad es. con solusospensione di ac. acetilsalicilico ed etere etilico, da concordare con un terapista del dolore, familiare con la metodica. Oltre a controllare il dolore in molti casi, è in grado di ridurre il rischio di cronicizzazione, se praticato tempestivamente. La terapia del dolore potrebbe anche affrontare contestualmente il suo problema di mal di schiena.

    Cordiali saluti

    Prof. Giuseppe De Benedittis

    Giuseppe De Benedittis

    Giuseppe De Benedittis

    ESPERTO IN IPNOSI. Dirige il Centro interdipartimentale per lo studio e la terapia del dolore all’Università degli Studi di Milano. Nato a Trani (Bari) nel 1944, laurea in medicina all’università di Padova nel 1968. A Milano si è specializzato in neurochirurgia, psichiatria e anestesiologia. Presso il Policlinico dell’ateneo lombardo dirige il Centro interdipartimentale per lo […]
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