DOMANDA
Mia mamma ha 77 anni, 40 kg di peso e tiroidite di Hashimoto e ha contratto a luglio dell’anno scorso il Fuoco di Sant’Antonio localizzato al braccio sx fino alla mano. E’ stata trattata con antivirali per 5 giorni (Privirac) e ha assunto vari farmaci: Tachipirina, cerotti, Contramal, Toradol, Pregabalin, Tachidol, Cymbalta e recentemente anche Laroxyl senza nessun risultato. Alcuni farmaci tipo Cymbalta, Pregabalin, Toradol li ha dovuti sospendere perchè non tollerati. Attualmente assume 4 erogazioni di Contramal da 12,5 mg, 5 gocce di Laroxyl e 6 di Minias. E’ difficile incrementare le dosi, perchè ha già sperimentato che raddoppiando o triplicando le stesse, gli effetti collaterali sono insopportabili. Purtroppo i dolori sono sempre fortissimi. La cosa strana è l’evento rarissimo che i dolori laceranti, brucianti ed aghiformi, dall’arto colpito, una volta passate le pustole, si sono diffusi in tutto il corpo. I neurologi consultati non sono stati in grado di formulare una diagnosi perchè, secondo loro, è difficile giustificare una sintomatologia dolorosa posterpetica in sedi diverse da quella colpita dall’eruzione dell’herpes. Le è stato suggerito di eseguire una PESS ai quattro arti, che però non ha ancora fatto perchè, a detta della specialista neurologa, in ogni caso non cambierebbe l’approccio terapeutico. C’è la possibilità di sapere di che malattia è affetta mia mamma o meglio se i dolori che accusa sono ancora riconducibili alla nevralgia posterpetica o se invece sono attribuibili ad altra malattia scatenata dall’herpes e in questo caso, come possiamo procedere? Che tipo di accertamenti dobbiamo eseguire per venirne a capo e riuscire a gestire questi dolori affinchè mia mamma possa tornare a vivere? Dobbiamo venire a Milano per poter avere una diagnosi certa?
La ringrazio per la sua disponibilità e resto fiducioso di una sua risposta.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Gent.mo Sig./ra
l’herpes zoster non guarito può evolvere in nevralgia posterpetica cronica, ma il dolore neuropatico da herpes è sempre segmentario e quindi sostanzialmente nella sede originaria dell’herpes. Un dolore diffuso deve orientare verso altre ipotesi diagnostiche di comorbidità (ad es. fibromialgia o altro). Per un corretto trattamento la diagnosi è dunque imperativa. Se non ha risolto il problema nella sede dove abita, a Milano vi è sicuramente la possibilità di consultare un terapista del dolore in grado di dare risposta ai quesiti e trovare possibilmente una soluzione.
Cordiali saluti
Prof. Giuseppe De Benedittis