nodulo tiroideo

    Pubblicato il: 10 Luglio 2011 Aggiornato il: 10 Luglio 2011

    DOMANDA

    Egregio Professore,vorrei sapere la differenza tra nodulo tiroideo e tumore maligno. In caso di tumore maligno bisogna ricorrere all’intervento?

    RISPOSTA

    Circa il 5% della popolazione presenta un nodulo palpabile ed almeno il 30% un nodulo tiroideo rilevabile alla ecografia. Questi noduli sono molto più frequenti nel sesso femminile. La grande maggioranza sono benigni.

    Le riassumo alcuni aspetti del complesso problema.

    1. Come fare ad individuare la natura del nodulo?

    Intanto alcuni elementi clinici possono aiutare: il rischio è maggiore nei maschi rispetto alle donne, è maggiore nei bambini e nei pazienti che sono stati sottoposti una irradiazione del collo. Inoltre alcune caratteristiche del nodulo come il rapido incremento di volume, i disturbi compressivi, la durezza, la fissità alla deglutizione, la presenza di linfonodi sospetti sono tutti elementi di allarme.

    2. E’ utile la scintigrafia?

    La scintigrafia è una metodica medico-nucleare che consiste nella somministrazione di una piccola ed innocua dose di un tracciante radioattivo che viene rapidamente eliminata dall’organismo (lo iodio è somministrato per bocca, il tecnezio per endovena). Il tracciante viene captato dalla tiroide e in caso di noduli, permette di individuare aree tiroidee funzionanti (nodulo caldo) o non funzionanti (nodulo freddo). I noduli caldi sono pressoché sempre benigni e la decisione di rimuoverli o di osservarli dipende dal grado di iperfunzione del nodulo. I noduli freddi invece sono a maggior rischio di malignità sebbene la maggioranza di essi sia comunque di natura benigna.

    3. A cosa serve l’ecografia?

    E’ probabilmente l’esame di immagine più utile. Ci consente di stabilire se il nodulo è solido o cistico e dà utilissime informazioni sulla sua natura soprattutto se completato col metodo color-doppler.

    4. Serve sempre l’agoaspirato?

    L’agoaspirato con ago sottile è un esame utilissimo, ambulatoriale, innocuo sostanzialmente indolore (come un prelievo di sangue). Consiste nell’aspirazione con un ago molto sottile delle cellule del nodulo con successivo esame microscopico. L’introduzione di questa tecnica ha evitato negli ultimi anni un inutile intervento chirurgico a molti pazienti.

    6. I noduli tiroidei vanno sempre operati?

    Come abbiamo detto oggi se ne opera solo una minoranza quando ci sia un fondato sospetto di malignità. I pazienti operati, se il sospetto di malignità sarà confermato istologicamente, avranno comunque ottime probabilità di guarire se seguiranno un programma di controlli nel tempo ed eventuali terapie complementari radiometaboliche.

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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