DOMANDA
Salve sono una ragazza di 23 anni,ho effettutato cosi,senza sintomi il dosaggio degli ormoni tiroidei risultati perfettamente nella norma mi hanno allarmato invece gli anticorpi anti tpo e antitireoglobulina elevati allora ho deciso di fare un ecografia il risultato è stato ;tiroide di normali dimensioni struttura disomogenea aspetto ipoecogeno con piccole aree diffuse come da flogosi cronia medio sin formazione ipoecogena di 4.22mmx3.8 avascolarizzata trachea normale per decorso e calibro .. l’ecografista mi ha detto che si tratta di tiroidite e devo rivolgermi ad un endocrinologo ma mi ha anche detto che questo nodulo è piccolo piccolo e non c’è bisogno fi fare biopsia .. io pero sono molto preoccupata potrebbe essere maligno o nel tempo potrebbe trasformarsi ? non esiste una cura per ridurro o per toglierlo ? un’ultima domanda .. tra qualche mese mi sposo e inizierò a cercare una gravidanza vorrei sapere se gli anticorpi e il nodulo potrebbero influire su una gravidanza siccome ho saputo che potrebbe portare problemi di aborto .. grazie in anticipo
RISPOSTA
non deve preoccuparsi. Consideri che una donna su due ha un nodo alla tiroide e la maggior parte sono assolutamente tranquilli. La descrizione che mi fa e le demensioni non mi sembrano preoccupanti ma si impone una visita da un endocrinologo o un medico di fiducia per fare un accurato esame obiettivo e per monitotrare il nodo a distanza. Nel suo caso non vi sono terapie utili per ridurre il nodo dato che non è vascolarizzato Deve tener presente che la presenza degli anticorpi può associarsi ad una funzione tiroidea normale e che magari fra anni potrebbe sviluppare un ipotiroidismo che è una situazione assolutamente banale che si tratta con l’assunzione per bocca della quantità di ormone che le manca. Il TSH va quindi monitorato nel tempo. Potrà avere tutte le gravidanza che vuole e se vi fossero problemi sarebbero gli stessi che possono avvenire in qualsiasi coppia che cerchi la gravidanza. La tiroidite di Hashimoto talora si può associare ad altre patologie autoimmuni e alla sindrome dell’ovaio policistico e per questo il medico che la valutarà la studierà se in base alla storia e alla visita ne ravvedesse la necessitÃ
decio.armanini@unipd.it
