Nodulo tiroideo Tir‐IIIA

    Pubblicato il: 2 Dicembre 2016 Aggiornato il: 2 Dicembre 2016

    DOMANDA

    Egregio prof. Alfredo Pontecorvi,
    Le scrivo per poter avere il suo autorevole parere circa la valutazione di
    un nodulo tiroideo in un giovane ventenne, nodulo classificato all’esame cito-oncologico come categoria:
    Tir‐IIIA (sec BTA, SIAPEC-SIE 2014)

    Le trascrivo il referto dell’ ecografia:
    “Collo cilindrico, non visibili tumefazioni mediane o laterocervicali. Tiroide palpabile. Alla eco ad alta risoluzione evidenza di ghiandola in sede, nei limiti volumetrici con DAP dx di mm 14,5 e sin. mm 17,6.
    Pattern omogeneo e normoecogeno a dx, a sin. nodulo singolo, solido, basale, tondeggiante, con alone perilesionale incostante, debolmente ipoecogeno e con alcuni spot microcalcifici, vascolarizzazione peri e intralesionale ed elastosonografia con pattern duro, volume ml 0,849 con dm max mm 12,7.
    Non linfonodi patologici.”
    I valori degli esami FT3, FT4, TSH, HTG, ANTICORPI ANTI HTG e
    CALCITONINA sono nella norma.
    Le chiedo: nel caso di nodulo TIR 3A è sempre opportuno attendere la rivalutazione e la ripetizione dell’agoaspirato a sei mesi o possono esserci sintomi/evidenze che indirizzano sin da subito verso ulteriori indagini?
    Nel caso specifico esposto qual è il suo parere?
    La ringrazio e Le porgo distinti saluti

    RISPOSTA

    Il nodulo con esame citologico TIR3A solitamente prevede un’opzione conservativa, ripetendo ecografia e/o agoaspirato non prima di sei mesi. Per un corretto inquadramento sarebbe in ogni caso necessario visionare le immagini dell’ecografia e conoscere meglio la sua storia clinica. Talvolta, indagini di immunocitochimica o di biologia molecolare (da eseguire sul nuovo agoaspirato) possono aiutare a comprendere la natura del nodulo. Spesso questi noduli (soprattutto quando sono di piccole dimensioni come il suo) sono asintomatici. Suggerisco pertanto di eseguire una visita endocrinolgica per pianificare se sia utile instaurare una terapia medica (sulla base delle analisi del sangue) o se ricontrollare il nodulo a distanza.

     

    Cordialmente

    Prof. Alfredo Pontecorvi

    Alfredo Pontecorvi

    Alfredo Pontecorvi

    SPECIALISTA IN MALATTIE TIROIDEE. Direttore dell’unità complessa di endocrinologia e malattie del metabolismo del Policlinico Gemelli di Roma. Direttore della cattedra di endocrinologia e della scuola di specializzazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nato a Roma nel 1957, si è laureato in medicina nel 1981 e si è specializzato in endocrinologia nel 1984. Autore di […]
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