non riesco a dimenticare l’ex

    Pubblicato il: 18 Aprile 2014 Aggiornato il: 18 Aprile 2014

    DOMANDA

    Ho 44 anni e soffro per la mancata realizzazione come moglie e madre. Anni fa sono stata lasciata 3 mesi prima del matrimonio,senza sapere il motivo, in un modo freddo e brusco che non meritavo e pur avendo un nuovo compagno,protettivo,rispettoso della mia autonomia, buono, fedele, sincero, non riesco a fare scelte impegnative:una convivenza, il matrimonio. La difficoltà a fare scelte definitive in campo sentimentale si basa sul desiderio inconscio di lasciarmi delle porte aperte, sia per paura di sbagliare, sia per avere una via di fuga nel caso la situazione diventi difficile o noiosa. Sto con una persona che mi vuole bene ma dopo 5 anni, rimpiango la vita che avrei potuto avere se fossi ancora col mio ex. Mi ossessiona l’idea che le cose avrebbero potuto andare in maniera diversa e che se anche un domani arrivassi a costruire qualcosa di concreto, tutto ciò non mi renderà felice come quando mi immaginavo il mio futuro accanto a lui. A volte non lo penso, a volte il suo ricordo e il rancore tornano più forte che mai. Vorrei poter raggiungere un livello di felicità tale da non pensare più a lui e sentirmi appagata anche senza di lui. All’idea che stia per sposare un’altra, ripiombo in depressione/nostalgia/sensi di colpa/sconforto.Sto con una persona ma non sono felice, rimpiango il passato. Inoltre, la scelta di stare con il mio attuale compagno la vivo come non spontanea, ma pilotata, come se fossi stata costretta a scegliere un altro a seguito del rifiuto del mio ex.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    grazie per il suo messaggio e per la condivisione di esperienze, sentimenti e dilemmi.
    Leggendo dall’esterno quello che lei scrive si direbbe che lei non abbia ancora potuto fare il lutto dell’abbandono che ha vissuto anni fa da parte del suo ex tre mesi prima del matrimonio. È un passato che ritorna continuamente e inquina il suo presente. Vede ci sono due forme di amore: una si manifesta come desiderio che spinge a correre sempre dietro a ciò che ci manca. Ciò che ci è stato negato. È un’idea che condanna all’infelicità. Inoltre, si infelici persino quando il desiderio dovesse realizzarsi, poiché in questo caso la routine quotidiana spegnerebbe il fuoco del desiderio. Immagini se il suo attuale compagno si comportasse come il suo ex? Forse il desiderio nei suoi confronti si accenderebbe. Ma il copione dell’infelicità amorosa si ripeterebbe…
    C’è un’altra forma d’amore (di cui parla molto il filosofo Spinoza): la possibilità di imparare ad amare ciò che NON ci manca. Di gioire di ciò che abbiamo. Gioire di fare l’amore con chi è presente. Tra l’altro, si chieda se il suo ex merita tutto questo potere di continuare a influenzare così pesantemente il suo presente e il suo futuro.
    Come fare per facilitare il percorso di lutto che permette di lasciarsi alle spalle un passato che non torna ma che ci rovina il presente? Lei ha già fatto un primo passo cercando risposte all’esterno. Siamo in primavera, siamo a Pasqua. Da domani incominci a fare qualcosa per “risorgere”, per praticare un po’ di “igiene mentale”. Quando le capita di pensare al suo ex., accolga i pensieri come accoglierebbe acqua che scorre sul suo corpo , li lasci scorrere e si dica che si occuperà di loro in un determinato momento della giornata, quando li annoterà su un quaderno. Venti minuti da lei scelti, non uno in più, non uno in meno. Ogni volta che un pensiero torna gli dica “ti accolgo, scorri, mi occuperò di te per annotarti dalle … alle…”. Al di fuori dei venti minuti prescritti quindi non si soffermi sui pensieri per l’ex.
    Contemporaneamente si conceda almeno per un certo numero di mesi di vivere il presente senza rammaricarsi di non essere ancora in grado di fare scelte definitive. Perché assillarsi con l’idea di dover fare scelte definitive? in certi momenti della vita si ha bisogno di lasciare porte aperte… Quando si smette di cercarlo viene il momento in cui possiamo fare le scelte sono giuste per noi.

    Auguri di Felice Pasqua

    Vittoria Lusso Cesari

    Vittoria Cesari

    Vittoria Cesari

    Docente di psicologia all’Università della Svizzera italiana di Lugano. Nata a Torino nel 1952, vive e lavora in Svizzera. Dopo la laurea in economia e commercio all’Università di Torino, ha conseguito un dottorato di ricerca in psicologia all’Università di Neuchâtel (Svizzera), un diploma in terapie relazionali sistemiche dell’Istituto Gregory Bateson di Liegi e un diploma […]
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