DOMANDA
Buongiorno Dottoressa,
sono una ragazza di 20 anni e le scrivo per un parere sulla mia situazione sentimentale. Devo premettere che questa è la mia prima relazione, causa difficoltà a relazionarmi con le persone. Soffro di una lieve forma di depressione da ormai un anno e non ho avuto rapporti con il mondo esterno fino a tre mesi fa, quando ho conosciuto Sergio (23 anni). Abitiamo a due ore di treno l’uno dall’altra, lui lavora durante la settimana e io nel weekend, perciò riusciamo ad usufruire solo di una intera giornata alla settimana per vederci, ovvero il suo giorno libero.
Usciamo insieme da due mesi ormai e le cose sono andate piuttosto avanti, per lui. Sostiene di non essersi mai preso in questo modo di una persona e di aver finalmente trovato la persona con la quale può essere se stesso. Dice che io sono diversa, che i miei problemi (dei quali lo ho reso in parte a conoscenza) mi rendono una persona migliore. Ieri, durante l’ennesima conversazione (per telefono) sulla mia fiducia, mi ha detto che non potrebbe mai lasciarmi, neanche se fossi io a volerlo, perchè lui mi ama. Io ho smesso di respirare, il mio mondo è crollato. La mia paura di legarmi ad una persona si è fatta sentire in modo troppo opprimente. Non ci ho più visto, le mie certezze sono svanite e tutto si è fatto più buio. Gli ho detto che non posso credergli, che non è vero. Ma a lui non importa ciò che dico, lui va avanti per la sua strada. Mi ha chiesto di non allontanarmi ma ho deviato la conversazione dicendo di essere stanca e voler dormire.
Ritorno ora al mio problema principale: Sono sicura che lui mi voglia, forse non tanto quanto dice ma non importa. Quello che non so è ciò che passa per la mia testa. Se dovessi fare come ho sempre fatto in passato, chiuderei qui la relazione e tornerei ad isolarmi dal mondo. Ma ho seguito delle sedute psicologiche, preso dei farmaci, e so che al momento tornare al punto di partenza non sarebbe una scelta saggia. Mi domando però cosa provo nei confronti di questo ragazzo. Sicuramente non è amore. Un’amicizia c’è, ma condita con dell’affetto che la rende più amorosa. Il mio problema sta proprio nella mia testa, nel non voler andare avanti e impiegare sentimenti. Perchè questo anno è stato e continua ad essere un inferno per me, pieno di crisi emotive, attacchi di panico e quant’altro. L’ultima cosa di cui ho bisogno è che un altro evento entri a sconvolgere la mia vita. Io ho chiaramente detto a Sergio che ho bisogno dei miei tempi, che siano mesi, o anche un anno. Lui mi vuole a tutti i costi, dice di poter aspettare anche anni prima di avermi (anche fisicamente.)
Non sono pronta a concedermi, mentalmente e fisicamente, per paura di rimanere incastrata in una situazione che poi non so gestire. Mi limito, tiro il freno a mano in modo consapevole. E questa cosa ovviamente mi fa male, perchè non provo per lui ciò che dovrei provare in una relazione.
Aspetto un suo consiglio, se possibile!
La ringrazio,
Sara.
RISPOSTA
Cara Sara,
“Ho smesso di respirare e il mio mondo è crollato”: questa la chiave della situazione. Mi sembra infatti che questo ragazzo che stai frequentando nei tuoi confronti si muova “a prescindere”, non tenendo conto cioè di quanto tu provi e delle tue esigenze. Questo non mi sembra un buon segno. Così come non mi sembra un buon motivo per continuare ad uscirci la paura di ritirarti di nuovo. Insomma, proprio perché capisco la situazione che vivi e quello che provi, credo che sia necessario che tu faccia chiarezza dentro di te, magari con un aiuto psicologico in cui potrai riuscire a comprendere (ma soprattutto ad elaborare) i motivi della tua depressione e del tuo panico; potrai anche comprendere le motivazioni del timore, cui accenni, di stare in una relazione con un ragazzo. Piuttosto che ‘mettersi sotto padrone’ in un rapporto forzato da cui poi sarebbe difficile sottrarsi, cerca invece di fare piccoli passi verso te stessa. Potrebbe sembrarti all’inizio più faticoso, ma in realtà è l’unica strada per crescere e poter scegliere poi liberamente la persona che senti di amare davvero. Per questo, ti consiglio di farti aiutare da uno psicologo. In bocca al lupo.
Un caro saluto.
Rosanna Schiralli