Obesità e menopausa

    DOMANDA

    Buongiorno dottore. Sono una donna di 51 anni in menopausa da 2. Sono affetta dalla sindrome di Rotor, da sindrome ciclotimica bipolare, da iperparatiroidismo da carenza di vitamina D, da spondolientesoartrite, orticaria spontanea, ecc… Essendo obesa, peso circa 93 Kg per 1.60 cm di altezza, ho provato varie diete anche da ricoverata in strutture che si occupano di obesità (ist. Auxologico italiano) ma non riesco a perdere peso o comunque a mantenerlo. Non faccio attività fisica, prendo diversi farmaci: Cymbalta 60,Lamictal 200,Tavor 2.5,Di Base 25.000 (4 al mese), Cardicor 0.75 mg, Xolair(1 al mese), antistaminici, cortisonici e antidolorifici per le patologie descritte sopra. Purtroppo a causa di molti digiuni(nei periodi di crisi non apro bocca) il mio peso oscilla sempre. Da un po’ di tempo ho fame, cosa che non ho mai avvertito perché ho sempre mangiato senza stimolo alcuno; al mattino mangio 1 briosce confezionate o cracker o fette biscottate o grissini con il caffè amaro) ; a pranzo proteine e un panino(60 g circa) ; la sera è un problema perché mangio dopo le 23 e mangio dolci. So di avere un’alimentazione strana ma le chiedo: fino a che punto la dieta chetogenetica può essermi di aiuto? I farmaci che prendo in che percentuale influiscono sul mio peso? Consideri che non mangio insaccati, fritti, roba in scatola, pesce azzurro, panne, formaggi stagionati e moltissimo altro sia per una questione di palatabilita’ (sin da piccola molte cose mi sono state proibite) sia per i problemi legati alla sindrome di Rotor ; sono astemia e fumo circa 8 sigarette al giorno. Potrebbe darmi un consiglio? La ringrazio

    RISPOSTA

    Gent.ma

    la situazione clinica è alquanto complicata non solo dagli stati patologici di cui soffre, ma anche dai farmaci che purtroppo e necessariamente deve prendere. Pertanto le consiglio di recarsi e di farsi seguire da un medico specializzato in endocrinologia e/o scienze dell’alimentazione che sarà consigliarle il meglio da fare in questa situazione. Come capisce attraverso questo “freddo” mezzo di comunicazione è impossibile risolvere o dare indicazioni precise in merito

    Prof. Francesco Sofi

    Francesco Sofi

    Francesco Sofi

    Professore Associato in Scienze dell’Alimentazione all’Università di Firenze e Dirigente Medico presso la SOD Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Firenze. Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Firenze nel 2002 e dottorato di ricerca in fisiopatologia clinica e dell’invecchiamento nel 2006 nella stessa università. Sin dalla laurea il suo interesse si è rivolto specificamente al […]
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